L’ARBORETO di Falconara Marittima non deve diventare un cantiere della SNAM! Una PETIZIONE a Sindaco e Regione Marche per modificare il tragitto del metanodotto di poche decine di metri!

pubblicato il 4 Marzo 2014 1


arboreto

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COMUNICATO STAMPA sabato 1 marzo 2014


Il Parco dell’Arboreto fino a poco più di dieci anni fa era una discarica abusiva. La passione e la dedizione di tanti falconaresi lo hanno recuperato e trasformato in un’area verde e in un orto botanico a disposizione della Città. Un fiore all’occhiello, che tutti dovremo saper meglio valorizzare, di una Falconara che soffre già di troppe criticità ambientali e non. Oggi sta a tutti noi impedire che diventi un cantiere e l’ennesima area verde sottratta ai cittadini falconaresi.

I cittadini falconaresi che spontaneamente si sono riuniti attorno e hanno promosso la raccolta firme “Salviamo l’Arboreto”, si sono incontrati sabato mattina 1 marzo per fare il punto sull’andamento della petizione inaugurata da due settimane e che ha totalizzato oltre 300 firme.

Proseguendo l’iniziativa, invieremo le prime firme raccolte al Sindaco di Falconara e agli uffici regionali competenti, richiedendo ancora che:

Ø      si modifichi il tragitto del metanodotto per salvaguardare il parco pubblico dell’Arboreto, considerando il possibile passaggio alternativo nella vicina area incolta di proprietà Longarini;

Ø      si chiarisca la non funzionalità dell’opera rispetto ad altri progetti futuri (rigassificatore o nuove megacentrali a metano)

LA MANCANZA DI TRASPARENZA DELLA REGIONE MARCHE E DEL COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA

Non possiamo non denunciare la non trasparenza e l’assenza di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini di Falconara Marittima nell’iter procedurale da poco conclusosi nel silenzio e nell’assenza di informazioni.

Il presunto inizio lavori per il nuovo metanodotto che collegherà la centrale SNAM alla centrale elettrica API devastando il Parco e l’orto botanico dell’Arboreto, pare inizi già lunedì 3 marzo.

Eppure la Regione Marche e il nostro Comune erano già a conoscenza da tempo del progetto: nel lontano 14 febbraio 2013 la società proponente SNAM aveva presentato istanza di avvio del procedimento di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale, poi rinnovata il 2 ottobre scorso. Il procedimento si è concluso il 10 gennaio 2014 dopo una conferenza servizi del 4 dicembre 2013.

Eppure solo con la nostra raccolta firme i cittadini di Falconara hanno potuto prendere coscienza

della questione ed avere le necessarie informazioni. Oltre che continuare la raccolta firme riteniamo quindi necessario praticare un civile controllo pubblico e partecipato dell’iter dei lavori per salvaguardare, per quanto possibile, il Parco pubblico dell’Arboreto, e per vigilare che tutte le prescrizioni allegate al nulla osta del comune di Falconara e della Regione Marche vengano eseguite.

Ci auguriamo che le istituzioni locali facilitino questa nostra iniziativa, il cui unico interesse è la tutela dell’Arboreto, ed inaugurino da oggi un percorso autentico di partecipazione e

condivisione delle scelte, per il Bene Comune.

I promotori della raccolta firme “Salviamo L’Arboreto”: Carlo Brunelli, Caterina Socci, Fabrizio Reka Recanatesi, Eleuterio Tozzo, Loris Calcina, Sergio Badialetti, Carla Mazzoni, Nikola Brunelli, Lucio Santoni


IMMAGINI:l’arboreto dal sito del Comune di Falconara Marittima

http://www.comune.falconara-marittima.an.it/falconara/portal/media-type/html/user/anon/page/default.psml/js_pane/scoprire;jsessionid=0043A3860D4308423F5E9D2068971ABB













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1 Risposta to “L’ARBORETO di Falconara Marittima non deve diventare un cantiere della SNAM! Una PETIZIONE a Sindaco e Regione Marche per modificare il tragitto del metanodotto di poche decine di metri!”

    #1
    Sagar 1st Agosto 2014 16:15

    Che ne pensate? La mia idea e’ che e’ buono rereginrtse i limiti, ma che l’Abruzzo NON DEVE ESSERE PETROLIZZATO, a prescindere dai limiti legali. Una volta che i petrolieri arivano, quelli non se ne vanno piu’.COMUNICATO STAMPA - Mascitelli dell’Idv: “Sul Centro Oli si parlera inSenato”Posted: 03 Feb 2009 07:06 AM PSTSara discussa in aula al Senato lamozione, presentata dal gruppo Idv e tra i primi firmatari il Sen. Mascitelli, di modifica della normativa italiana in materia di emissioni degli impianti di estrazione petrolifera.”La normativa italiana in materia di valori minimi di emissioni degli impianti industriali - ha dichiarato il senatore Mascitelli - prevede per l’acido solfidrico, estremamente velenoso, un limite di 30 ppm perl’industria petrolifera: cioe seimila volte superiore a quantoconsigliato dall’Organizzazione Mondiale della Sanita e trentamila volterispetto a quanto raccomandato negli Stati Uniti. Chiederemo al Governo di adeguare la normativa (il DM 12 luglio 1990) a quanto raccomandatodall’OMS, oltre ad adottare tutte le possibili iniziative persalvaguardare le popolazioni residenti nelle aree dove ci sono attivita’ estrattive, di lavorazione e di stoccaggio di prodotti petroliferi. Cosicome abbiamo presentato una serie di emendamenti al Decreto Collegatosull’Energia per evitare l’estromissione della Regione, prevista dallaproposta di Governo, dalle procedure di autorizzazione alla perforazioneper la ricerca di idrocarburi ed evitare che la nuova normativa siapplichi anche ai procedimenti in corso. Non vogliamo consentire - haconcluso il senatore Mascitelli - facili alibi e scappatoie a chi, aparole, dice di essere contrario al Centro Oli, sperando poi che sia ilGoverno centrale a farsi carico delle responsabilita di portarloavanti”.

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