Versamenti di liquami fognari in mare: la Regione Marche boccia la fretta dei Sindaci di Falconara ed Ancona per ridurre il divieto di balneazione dopo un versamento di liquami in mare! L’Ondaverde, Italia Nostra e Mezzavalle Libera scrivono ai Sindaci Mancinelli e Brandoni, alla Regione, all’ARPAM, all’ASUR e alla Capitaneria di Porto sottolineando la perdurante mancanza di chiarezza nelle comunicazioni ai cittadini!

pubblicato il 26 Maggio 2016 1

L’Ondaverde Onlus, Italia Nostra Onlus e Mezzavalle Libera accolgono con sollievo l’intervento dirimente della Regione Marche - Servizio Infrastrutture Trasporti ed Energia, P.F. Tutela delle Acque - a proposito dei tempi di mantenimento del divieto di balneazione dopo i versamenti di liquami fognari in mare. La Regione comunicando che in caso di versamentiil rischio verrà ritenuto superato solo attraverso il campionamento aggiuntivo effettuato da ARPAM che ne determina ufficialmente la conclusione dell’evento ed il ripristino delle condizioni di conformità richieste dalla norma (lettera deI 29.4.2016 prot. gen. 61081) ha respinto il deprecabile tentativo sia del Sindaco Mancinelli che aveva fissato quei tempi in 24 ore (Ordinanza n°81/2015) sia dell’emulo Sindaco di Falconara che - risulta da una intervista apparsa il 3 maggio - avrebbe chiesto all’ARPAM se fosse possibile diminuire le 48 ore di divieto di balneazione dopo un versamento di liquami in mare! Iniziativa e desiderio estemporanei quelli dei due Sindaci, senza basi scientifiche e che nulla hanno a che fare né con la tutela della salute dei cittadini né con il genuino interesse degli operatori balneari i quali desiderano la soluzione del problema e non la presa in giro dei bagnanti.

Sul problema degli scolmatori a mare e della qualità delle acque di balneazione, l’Ondaverde, Italia Nostra e Mezzavalle Libera hanno inviato una nota ai Sindaci di Falconara M. e di Ancona nonché alla Regione Marche, all’ASUR, all’ARPAM e alla Capitaneria di Porto di Ancona.

Nella nota si evidenzia che nonostante le Ordinanze “quadro” con le quali i Comuni di Falconara e Ancona regolamentano i divieti di balneazione, permangono pesanti lacune nell’applicazione del D.Lgs. 116/2008 soprattutto nella chiarezza delle comunicazioni ai cittadini al fine di tutelarne la salute. Infatti in occasione degli versamenti verificatisi nei giorni scorsi, nel litorale del comune di Ancona non è apparso alcun cartello di divieto mentre, per quanto riguarda Falconara M., i cartelli sono stati posizionati ogni 150 metri, disposizione che appare insufficiente ed inefficace. Quei cartelli - a parere di Ondaverde, Italia Nostra e Mezzavalle Libera - andrebbero sistemati su bacheche fisse (in modo da scoraggiarne la rimozione) e nei punti di accesso alla spiaggia tenendo conto che a tutto il litorale a Nord di Ancona si accede solo tramite sottopassi o cavalcavia, così come alle  spiagge  del  Passetto  si  accede  ugualmente  per “passaggi obbligati” (i sentieri).

Inoltre i Comuni hanno l’obbligo di dare informazione “nelle immediate vicinanze di ciascuna acqua di balneazione” con “linguaggio non tecnico” sulle caratteristiche delle classificazione delle acque ed il rischio di inquinamento di breve durata (art.15 del .d.Lgs.116/2008).

Infine la nota di Ondaverde, Italia Nostra e Mezzavalle Libera chiede ad ARPAM ed ASUR, notizie su eventuali valutazioni effettuate sulla qualità delle acque che fuoriescono, pressoché continuamente, in corrispondenza dello scolmatore di Ponte Manarini (Ancona), in un punto di libero accesso. Le associazioni hanno allegato documentazione fotografica del 22/5/2016 ed una foto, già trasmessa agli Enti nel luglio 2014, con l’eloquente immagine di un bambino che staziona in quel tratto di spiaggia.

Staff comunicazione l’Ondaverde Onlus - Falconara M.


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1 Risposta to “Versamenti di liquami fognari in mare: la Regione Marche boccia la fretta dei Sindaci di Falconara ed Ancona per ridurre il divieto di balneazione dopo un versamento di liquami in mare! L’Ondaverde, Italia Nostra e Mezzavalle Libera scrivono ai Sindaci Mancinelli e Brandoni, alla Regione, all’ARPAM, all’ASUR e alla Capitaneria di Porto sottolineando la perdurante mancanza di chiarezza nelle comunicazioni ai cittadini!”

    #1
    ondaverde 24th Giugno 2016 10:46

    e dei 40/50 ragazzini dei centri estivi comunali che fanno il bagno con divieto in corso ne vogliamo parlare

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