Falconara Marittima: 2 ore di esalazioni nauseabonde ammorbano la domenica estiva dei falconaresi! Chiamata direttamente dai cittadini in spiaggia, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche entra in raffineria API e comunica loro: il problema è qui!

pubblicato il 28 Agosto 2016 5

Domenica 28 agosto poteva essere una piacevole giornata estiva ma i cittadini di Falconara M. hanno dovuto tempestare di chiamate il telefono per le emergenze ambientali del Comune di Falconara M., quello dei Vigili del Fuoco di Ancona, dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, dei Carabinieri della Tenenza di Falconara M. per le nauseabonde esalazioni di idrocarburi - a tratti agliacee, simili a gas - che si sono diffuse in città a partire dalle ore 10.

All’inizio le esalazioni hanno ammorbato la zona del quartiere Fiumesino, di fronte alla raffineria API; poi sono state sospinte dalla brezza verso la spiaggia e la città.

A Villanova, in spiaggia, i bagnanti le hanno avvertite intensamente verso le 10,30 ed hanno cercato di telefonare alla Polizia Municipale, ai Vigili del Fuoco e ai Carabinieri.

Il telefono per le emergenze ambientali è stato annientato dalle chiamate: “appena si digita 1, dopo la comunicazione preregistrata, cade la linea” hanno testimoniato i cittadini sul social Segnalazioni Aria Maleodorante https://www.facebook.com/groups/307225189428061/?fref=ts

Ma la situazione era insopportabile, da perdere la pazienza!

I cittadini volevano segnalare a tutti i costi i bruciori alla gola e agli occhi e, dunque, hanno saltato i protocolli e si sono rivolti direttamente ai Vigili del Fuoco di Ancona e al telefono del servizio di reperibilità dell’ARPAM.

Il tam tam sui social media, le telefonate dirette ai volontari di Ondaverde e del Comitato Malaria hanno permesso di capire immediatamente la reale ed ampia diffusione delle esalazioni: via Emilia, Volturno, Sardegna, Galilei, dei Mille, Flaminia, Italia, Canonico, Falconara A., Palombina Vecchia, De Bosis, Martiri della Resistenza, Campania, Colombo, S. Martino, Trieste, L. da Vinci, Liguria, Piazza Mazzini, Tesoro, Donaggio, Don Minzoni, Rosselli, XX Settembre, Ville, Repubblica.

Ad alcune cittadine i Vigili del Fuoco hanno consigliato di chiudere le finestre delle case; troppo tardi per la stragrande maggioranza che si sono ritrovati la nauseabonda puzza in ogni stanza!

Ci è stato segnalato il pesante disagio vissuto dai degenti e dal personale in servizio al Centro E. Bignamini situato tra via Matteotti e via Galilei.

Il Sindaco di Falconara M. si sarebbe distinto per la solita superficialità quando si tratta di esalazioni industriali, argomento che rischia sempre di mettergli a rischio i “buoni rapporti” che vanta con i proprietari delle industrie insalubri che circondano Falconara M. Scrive A. su fb: “A casa mia devo stare con le finestre chiuse; dato che il numero verde (ndr.: quello per le emergenze ambientali del Comune) non risponde, sono andato a parlare con il Sindaco che abita nel mio stesso condominio … Lui non ha sentito niente e comunque mi ha risposto: cosa ci posso fare? Vengo a casa tua con il ventaglio?

Poi la spiaggia affollata e ammorbata, da Villanova agli stabilimenti balneari del centro sud. In un balneare del centro alcuni giovani che stavano disputando una partita di beach volley hanno dovuto smettere per la difficoltà a respirare.

Dalla spiaggia è partita la telefonata che ha attivato l’ARPAM: alle ore 11,19, dopo vari tentativi, R. riesce a parlare con il reperibile dell’Agenzia ed ottiene la garanzia che passerà in spiaggia a raccogliere le decine di testimonianze sulla situazione vissuta.

Più o meno alla stessa ora i Vigili del Fuoco giunti da Ancona hanno iniziato una serie di sopralluoghi con i rilevatori di gas poiché le segnalazioni concitate dei cittadini parlavano di puzza di gas, di metano. Hanno cominciano dal sottopasso pedonale che collega alla spiaggia di fronte a via Trieste. Poi sono passati a quello di fronte a via Mameli.

Alla fine si sono ritrovati alla raffineria API insieme ai tecnici dell’ARPAM.

Intanto in spiaggia, non vedendo arrivare il tecnico dell’ARPAM, R. e i cittadini disponibili a testimoniare non avevano alcuna intenzione di mollare e gli hanno ritelefonato. Sono le 12,31 e dall’interno della raffineria API il tecnico ARPAM risponde che il problema è stato individuato proprio lì e non c’è alcun bisogno di raccogliere le testimonianze per avvallare che ci sono state 2 ore di esalazioni.

Su quanto accaduto l’Ondaverde Onlus ha inviato al Prefetto, ai Vigili del Fuoco, alla Regione Marche, al Sindaco di Falconara M. e al Comando Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri una informativa dettagliata di quanto sopportato dai falconaresi chiedendo di essere informati sulle cause di quanto accaduto.

Staff comunicazione l’Ondaverde Onlus

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5 Risposte to “Falconara Marittima: 2 ore di esalazioni nauseabonde ammorbano la domenica estiva dei falconaresi! Chiamata direttamente dai cittadini in spiaggia, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche entra in raffineria API e comunica loro: il problema è qui!”

    #1
    Alberto 29th Agosto 2016 12:19

    Le esalazioni si sentivano a nord di Senigallia

    #2
    beatrice mastrocola 29th Agosto 2016 12:33

    fino a collemarino

    #3
    Cillo 6th Settembre 2016 23:01

    Circa i loro interventi i Vigili del Fuoco stilano un rapporto di intervento che può essere richiesto in base alla L.241/90 (fonte sito Corpo Nazionale Vigili del Fuoco).
    Saluti

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