Tubo di scarico sospetto sul fosso S. Sebastiano: Ondaverde e Mal’Aria prelevano un campione di limo e lo fanno analizzare. Pur inferiore al valore Concentrazione Soglia di Contaminazione, risulta la presenza di IDROCARBURI PESANTI C >12 che, in letteratura, è considerato un indicatore di contaminazione di origine petrolifera! I dati sono stati inviati alla Regione Marche, alla Provincia di Ancona e al Comune di Falconara M. ai quali è stato chiesto di effettuare prelievi ed analisi di limo in più punti del fosso S. Sebastiano e di fornire una spiegazione sulla funzione di quello scarico.

pubblicato il 20 Settembre 2017 0

Il tubo che sbuca nel fosso S. Sebastiano è nel territorio del Comune di Falconara Marittima. Lo ha comunicato il Comune di Ancona al quale l’Ondaverde aveva inviato la segnalazione indirizzata anche alla Regione Marche, alla Provincia di Ancona e al Comune di Falconara Marittima.

E’ previsto un sopralluogo congiunto dell’Ufficio Ambiente del Comune e di un tecnico della Regione Marche (Tutela delle Acque) mentre risulta che la Polizia Municipale stia acquisendo informazioni sulla funzione e sull’autorizzazione alla installazione di quello che, a tutti gli effetti, sembra uno scarico.

Nel frattempo, ai primi di settembre, l’Ondaverde e il Comitato Mal’Aria hanno effettuato un altro sopralluogo sul S. Sebastiano che, rispetto al periodo precedente, aveva il letto scoperto per la mancanza di acqua. Al di sotto del tubo, nell’infossatura determinata dall’acqua scaricata, è stato prelevato un campione del limo del letto del fosso ad una profondità di circa 5 cm ed è stato fatto analizzare da un laboratorio chimico accreditato. I risultati dell’analisi che pubblichiamo, mostrano dati relativi ad alcuni METALLI PESANTI (Cadmio - Cromo - Nichel - Zinco - Rame - Piombo) ed agli IDROCARBURI PESANTI C >12 in quantità inferiore ai valori di Concentrazione Soglia di Contaminazione (CSC) stabiliti dal D.lgs. 152/2006 Parte IV - Titolo V - Allegato 5 - Colonna A. Pur rispettando i limiti sopracitati, riteniamo che non si possa sottovalutare che il valore di 40 mg/kg ss di IDROCARBURI PESANTI C >12 riscontrato nel campione di limo analizzato è prossimo al limite di 50 mg/kg ss indicato dalla normativa. Infatti mentre i METALLI PESANTI presenti potrebbero essere ascritti alla composizione naturale del terreno/limo (pur necessitando di un riscontro con altri campioni estratti in punti diversi), per quanto riguarda gli IDROCARBURI PESANTI C >12, in letteratura essi sono considerati ASSOLUTAMENTE NON PRESENTI nella composizione naturale e vengono considerati un INDICATORE DI CONTAMINAZIONE DI ORIGINE PETROLIFERA.


Un’altra considerazione oggettiva, valida per ogni corso d’acqua, la prendiamo a prestito dalla relazione dell’ARPA Umbria riguardo allo studio dei sedimenti del fiume Clitunno https://www.arpa.umbria.it/resources/documenti/Acqua/progetto%20clitunno/1%20-%20Relazione%20I%20-%20Clitunno.pdf

Quando un inquinante giunge in acqua, in parte entra in soluzione, in parte tende ad adsorbirsi al particolato sospeso che, nel medio periodo e secondo le caratteristiche idrauliche del corso d’acqua, tende a depositarsi e ad accumularsi nel sedimento. (…) I processi di trasporto e deposizione dei materiali solidi sono strettamente legati alle condizioni locali di energia. In particolare, la deposizione dei sedimenti in sospensione avviene quando l’acqua rallenta il suo movimento e le particelle solide, per gravità, si posano sul letto del fiume. (…) In generale la porzione superficiale dei sedimenti presenta le maggiori concentrazioni delle sostanze presenti. (…) Nelle porzioni più profonde, in linea di massima, le concentrazioni di metalli e di idrocarburi tendono a diminuire“.

Questa serie di considerazioni sono state inviate a Regione Marche, Provincia di Ancona e Comune di Falconara M. con la richiesta di effettuare prelievi ed analisi di limo in più punti del fosso S. Sebastiano e di fornire una spiegazione sulla funzione di quello scarico.

Staff comuncazione l’Ondaverde Onlus - Falconara M.

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