VERGOGNA: LE 3 CENTRALINE PER IL RILEVAMENTO ACUSTICO POSIZIONATE A FALCONARA M. SONO IN STATO DI ABBANDONO E NON REGISTRANO DATI DAL 2011! Dunque AL MINISTERO DELL’AMBIENTE E ALL’ISPRA NON SONO STATI INVIATI DATI sui livelli di rumore che sono stati sparati dalla raffineria API sui cittadini di Falconara Marittima dal 29/3 all’11/4/2020. Tutti sapevano che dal 2013 la Provincia di Ancona non avrebbe più potuto gestire quelle centraline per mancanza di denaro ma NESSUNO è intervenuto! Regione Marche, ARPA Marche e Comune di Falconara, stanno dalla parte dei cittadini o di chi vìola la legge?

pubblicato il 23 Aprile 2020 0

La richiesta di una GRANDISSIMA ATTENZIONE NEI CONTROLLI E DI SEVERE SANZIONI alla raffineria API di Falconara Marittima che chiedono i cittadini, presuppone che in campo ci siano tutte le strumentazioni necessarie per farlo poiché il Ministero dell’Ambiente e l’ISPRA stanno a Roma ed a loro devono essere inviati puntuali riscontri. Riguardo all’impatto sonoro degli innumerevoli scoppi ed alle sonore svampate provenienti dalla raffineria nella settimana dal 29 marzo all’11 aprile scorso, che cosa ne sanno al Ministero dell’Ambiente e all’ISPRA?

CHE COSA HANNO FATTO IN PROPOSITO GLI ENTI DI CONTROLLO?

Sul territorio di Falconara sono collocate tre centraline di rilevamento del rumore attivate nel 2004 perché la strategia per risanare l’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA) - in cui Falconara è collocata - necessitava di misurare anche l’inquinamento acustico prodotto da “strade, ferrovie ed aeroporto nonché da agglomerati industriali tra cui in particolare la Raffineria API di Falconara M.ma“. Pertanto 2 centraline furono collocate nel quartiere Villanova per monitorare treni, aerei e raffineria ed una fu installata nel quartiere Fiumesino, davanti alla raffineria API. Gli scopi indicati dalla Provincia di Ancona (IX Settore Tutela dell’Ambiente Area Ecologica) erano: “(…) tenere sotto controllo nel tempo alcuni siti critici; fornire informazioni ai cittadini sui livelli di inquinamento acustico a cui sono esposti. (…)”. Per questo “sono stati assegnati al Servizio Radiazioni/Rumore del Dipartimento Provinciale di Ancona dell’ARPAM i seguenti compiti: verifica e validazione giornaliera, nonché valutazione periodica dei dati rilevati dalle centraline di monitoraggio; redazione di report periodici; supporto tecnico all’Area Ambiente della Provincia di Ancona in merito alle problematiche relative all’inquinamento acustico“.

A sua volta la Regione Marche, con il Piano di Risanamento dell’AERCA, avviava la “definitiva operatività della rete di monitoraggio in continuo e in sede fissa realizzata dalla Provincia con il contributo di Regione e Comune di Falconara e validazione condivisa dei dati e sua implementazione su altre aree critiche (…)”.

Bene, QUALI DATI HANNO FORNITO LE 3 CENTRALINE DA POTER INVIARE AL MINISTERO DELL’AMBIENTE E ALL’ISPRA?

NESSUNO! Ecco le prove ed ECCO LO STATO DELLE CENTRALINE.


 


Che cosa è accaduto? Ecco il documento dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Falconara del 3/2/2016

Conclusione:

Lo stato reale delle 3 centraline è di TOTALE ABBANDONO.

Lo sa la Regione Marche, lo sa l’ARPAM, lo sa il Sindaco di Falconara Marittima.

Quindi NESSUN DATO E’ STATO INVIATO AI MINISTERI, NESSUN DATO VIENE FATTO CONOSCERE AI CITTADINI.

Regione Marche, ARPA Marche e Comune di Falconara, stanno dalla parte dei cittadini o di chi vìola la legge?

Staff comunicazione l’Ondaverde OdV



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