Assemblea NO CENTRALI API: DISERTIAMO LA COMMISSIONE REGIONALE ATTIVITA’ PRODUTTIVE!

Pubblicato il 21 Gennaio 2010 Nessun Commento »

- COMUNICATO STAMPA -  21/01/2010

comunicato stampa

comunicato stampa

 

“I cittadini dell’Assemblea Permanente No Centrali API decidono di non presentarsi all’incontro odierno con la III commissione consiliare Attività Produttive della Regione Marche.”


I cittadini dell’Assemblea Permanente No Centrali API decidono di non presentarsi all’incontro odierno con la III commissione consiliare Attività Produttive della Regione Marche; avevamo chiesto l’audizione ad ottobre 2009 nel momento in cui si sarebbe insediato il tavolo tecnico sulla “vertenza occupazionale API”; l’abbiamo poi ribadita a novembre ritenendo che ancora si potesse esaminarla in un quadro più generale riguardante la questione energetica nelle Marche e le problematiche strettamente connesse all’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale.

Ritenevamo e riteniamo tutt’ora che il Protocollo di Intesa Regione/API sottoscritto nel 2003 sia stato ampiamente disatteso dalla Società petrolifera ed intendevamo porre all’attenzione della commissione una serie di valutazioni volte anche alla salvaguardia dei livelli occupazionali diretti ed indotti. Il nostro intervento in questa commissione avrebbe avuto la sua ragione nel momento in cui avremmo avuto possibilità di interloquire con la Regione e le organizzazioni sindacali.
Questa opportunità non ci è stata concessa al momento opportuno; riteniamo, ancora una volta, si sia scelto di considerare la cittadinanza come oggetto, come mero effetto collaterale di un futuro che, al contrario, non vogliamo subire e non subiremo passivamente.
Ora non ha più alcun senso ragionare sulla vertenza API dato che la stessa a nostro parere è stata incanalata in un percorso con scarse prospettive future.
La commissione è oramai in scadenza imminente di mandato, abbiamo notizie certe, che a seguito del piano industriale API la sicurezza calerà ulteriormente, per i lavoratori prima di ogni altri e poi per i cittadini. Nonostante tutti i tentativi di isolamento che subiamo, i lavoratori continuano a cercarci e ci raccontano, pur nella paura e nell’anonimato.
Questo dovrebbe dire qualcosa a molti sulla capacità di dialogo che siamo stati in grado di intraprendere.



Falconara, 21 gennaio 2010.


Da Falconara a Porto Recanati: NO AI RIGASSIFICATORI!

Pubblicato il 18 Gennaio 2010 Nessun Commento »

LETTERA APERTA A NO RIGASSIFICATORE DI PORTO RECANATI

Cari Amici di RIGASSIFICATORE NON GRAZIE,
ci chiamiamo Alfredo Campanelli e Loris Calcina, abitiamo a Falconara Marittima ed abbiamo partecipato alla ottima assemblea di venerdì 15/1/2010 a Loreto.
Ci eravamo iscritti per intervenire come componenti del Coordinamento Movimenti Civici dell’Area ad Alto Rischio di Crisi Ambientale ma visto il grande numero degli iscritti a parlare e visto che alle 00, 20 si è manifestata la stanchezza e la sala si stava svuotando abbiamo desistito. Così Vi scriviamo per dichiararVi la nostra presenza nella comune battaglia e per sottoporre all’attenzione la valutazione che avremmo voluto condividere a Loreto.

no rigassificatori

Riteniamo che le motivazioni tecniche esposte dal Prof. Gianni Tamino siano la bussola che dovrebbe orientare le mosse future di tutto il movimento contro i rigassificatori di API Nòva Energia e Gaz de France.

In particolare quelle relative alla mancanza della necessità di ulteriore approvvigionamento del gas naturale attraverso i rigassificatori rispetto al reale fabbisogno di gln dell’Italia.

Quando come Comitati abbiamo inviato a Ministeri e Regione Marche (Luglio 2008) le nostre Osservazioni contrarie al progetto di API Nòva Energia, abbiamo centrato anche questo argomento elencando il potenziamento in atto dei gasdotti esistenti e la messa in cantiere di nuovi (in allegato Vi inviamo le Osservazioni).

Il punto, come sottolineato da vari interventi nel corso dell’assemblea, è il comportamento molto ambiguo della Regione Marche.

Per esempio, riteniamo che per ambedue i progetti Gaz de France e API Nòva Energia la Regione avrebbe potuto addirittura bloccare tutto l’iter procedimentale fin dall’inizio, dichiarando da subito di negare l’INTESA STATO/REGIONE, ultimo atto che, ora, gli rimane in mano.

Non lo ha fatto per l’ambiguità rilevata in assemblea ed emersa nell’intervento dell’Assessore Badiali e, così facendo, non può più arrestare tutto l’iter della V.I.A. …

A nostro modo di vedere in questo modo la Regione prende quel tempo necessario che spera possa fiaccare il movimento che tutti stiamo animando con dedizione.

Per dovere di cronaca, quel non negare da subito l’intesa Stato/Regione, la Giunta delle Marche lo ha già fatto nel 2006 con il progetto delle ulteriori centrali termoelettriche che API Nòva Energia vuole affiancare a raffineria ed esistente centrale termoelettrica che brucia scarti catramosi del petrolio a Falconara.
E non lo ha fatto! Affermiamo ciò in considerazione dall’esempio fornito della Regione Veneto la quale, al contrario, aveva già negato quell’intesa per altri progetti sul proprio territorio!

Detto questo, ciò che come movimento di Comitati e Associazioni potremmo valutare di chiedere a tutti i pretendenti alla carica di Presidente e Consiglieri della futura assise regionale marchigiana sono i punti seguenti:

- sottoscrivere l’impegno a negare l’intesa Stato/Regione per i due impianti previsti (Gaz de France  e API Nòva Energia) qualsiasi risultato pervenga dalle VIA ministeriali;

- sottoscrivere l’impegno affinché la Regione Marche dichiari una moratoria per qualsiasi impianto di rigassificazione proposto a causa 1) della mancanza di un calcolo veritiero del fabbisogno nazionale di gln 2) della mancanza di un Piano Energetico Nazionale 3) in virtù del PEAR Marche che non prevede assolutamente la necessità di installare rigassificatori.

Un cordialissimo saluto, da due Associazioni che Vi sono vicine.
Alfredo Campanelli - presidente Associazione Comitato quartiere Villanova di Falconara M.
Loris Calcina - presidente l’Ondaverde ONLUS Falconara Marittima

PIANO RISANAMENTO ACUSTICO COMUNALE: 2 OSSERVAZIONI DEL COMITATO VILLANOVA

Pubblicato il 3 Gennaio 2010 Nessun Commento »

ASSOCIAZIONE COMITATO QUARTIERE VILLANOVA - FALCONARA M.
Associazione di volontariato per la tutela dell’ambiente e della qualità della vita

COMUNICATO STAMPA 4/1/2010

IL COMITATO VILLANOVA HA PRESENTATO 2 OSSERVAZIONI

AL PIANO DI RISANAMENTO ACUSTICO DEL COMUNE DI FALCONARA M.

L’Associazione Comitato quartiere Villanova ha depositato 2 OSSERVAZIONI al Piano di Risanamento Acustico Comunale (PRAC) adottato con Delibera di Consiglio Comunale n° 125 del 13/10/2009 e oggetto di osservazioni prima della approvazione.

Nella prima osservazione è stato chiesto di inserire anche il tratto di via Flaminia che attraversa il quartiere Villanova tra quelli in cui intervenire con ASFALTO FONOASSORBENTE, tecnicamente chiamata pavimentazione stradale acustica non drenante.

Il Comitato ha rilevato che i rilevamenti acustici eseguiti in funzione del PRAC non hanno compreso la misurazione del rumore da traffico in via Flaminia nell’attraversamento del quartiere Villanova che -  ritiene il Comitato - deve essere classificata strada urbana di scorrimento, o asse viario di penetrazione e attraversamento.

La strada è costeggiata completamente da edifici residenziali e la popolazione esposta al rumore è di numero consistente.

Infatti, dai dati fatti elaborare dall’Amministrazione comunale dal 27/1/2000 al 3/2/2000 con postazione fissa all’incrocio tra via Campanella e via Flaminia furono rilevati valori diurni di 72,9 dB(A) [a fronte del valore limite di dB(A) 65] e valori notturni di 69 dB(A) [a fronte del valore limite di dB(A) 55].

Nella seconda osservazione il Comitato del quartiere Villanova ha chiesto di inserire/ribadire nel PRAC l’Ordinanza del Sindaco di Falconara Marittima N. 143 del 07/08/2000 quale misura cautelare a carattere d’urgenza per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

Secondo il Comitato l’ Ordinanza 143/2000 - che vieta gli urti tra i carri ferroviari durante le manovre nello scalo merci - può tutelare i cittadini residenti fintanto che lo scalo merci ferroviario non verrà trasferito all’Interporto di Jesi.

Anche perché non è dato sapere tra quanti anni avverrà lo spostamento e, nel frattempo, non è accettabile che la salute dei residenti non sia tutelata dalle rumorose attività dello scalo di RFI.

Il Presidente dell’Associazione
Alfredo Campanelli

TURBOGAS EDISON: L’ASSEMBLEA NO CENTRALI API METTE IN GUARDIA I CITTADINI DI CORINALDO!

Pubblicato il 16 Dicembre 2009 Nessun Commento »

COMUNICATO STAMPA -  16/12/2009

“L’Assemblea Permanente No Centrali api scrive  una lettera aperta  a sostegno dei  cittadini che si stanno impegnando contro la centrale  turbogas Edison di Corinaldo e supportandola con relativa documentazione rivolgono loro un appello: in virtù del Piano Energetico Ambientale Regionale, dovete pretendere - ora e subito che la Regione Marche neghi con un atto formale l’Intesa Stato - Regione già all’apertura della prima Conferenza dei Servizi presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Esiste un precedente diniego legittimo nella Regione Veneto risalente al 2005;  li la giunta  impedì l’avvio del VIA Ministeriale che altrimenti  arriverà positivo anche per il progetto Edison. STATE MOLTO ATTENTI! Non fatevi prendere in giro, come è  accaduto ai cittadini di Falconara e dei Comuni limitrofi.”

Falconara, 16 dicembre 2009: con una lettera aperta e documentazione a sostegno i cittadini dell’Assemblea Permanente No Centrali api intervengono solidali a sostegno di quanti si stanno dichiarando contrari alla mega-centrale, turbogas, a Corinaldo. In gioco la credibilità della Regione Marche ed anche di molti esponenti politici regionali appartenenti ad entrambi gli schieramenti. La contrarietà al progetto Edison si manifesti da subito con un atto formale e non con il colpevole  attendismo registrato per quello dell’api a Falconara. L’intesa stato-regione si può negare da subito ed è l’unica cosa da fare se si vuole realmente mandare un messaggio chiaro e forte al Governo centrale, favorevole a mega-impianti di questa tipologia. Le vicende di Falconara Marittima siano da monito e a beneficio di quanti oggi si manifestano sinceramente sensibili a questa tematica e servano a smascherare i reali intenti di quanti si professano per la sostenibilità a Corinaldo mentre non hanno accennato a spendersi per quella di Falconara e non accennano a muoversi con parallele iniziative parlamentari. Esiste un precedente diniego legittimo nella Regione Veneto risalente al 2005, lì la giunta impedì l’avvio del VIA Ministeriale da subito e non si capisce perché la Regione Marche non sia disposta a fare altrettanto. Affinché non esistano ancora una volta cittadini di serie A e cittadini di serie B e agli amici di Corinaldo diciamo: occorre unire le forze tra cittadini sensibili, STATE MOLTO ATTENTI! Non fatevi prendere in giro dai professionisti della politica.

La lettera

Gentili Amici che seguite le vicende delle centrali Turbogas a Corinaldo:

Vi preghiamo di accettare la nostra solidarietà e vicinanza per il pericoloso progetto della centrale termoelettrica che Edison pretenderebbe costruire nel territorio che abitate.
Anche noi che seguiamo le vicende di Falconara Marittima conosciamo alcune cose sull’inquinamento di quelle grosse centrali a metano e dell’iter di autorizzazione.
Permetteteci di fare alcune considerazioni che forse Vi potranno essere utili.

1) Non è vero che le Marche sono in deficit energetico. Con la raffineria API di Falconara che raffina carburanti per molte regioni del centro Italia e con le estrazioni di metano a terra ed in mare siamo molto al di sopra del pareggio energetico… Semmai produciamo meno energia elettrica rispetto al fabbisogno regionale! Contestate, a quanti argomenteranno la necessità della centrale Edison con il deficit elettrico, che non esiste nessuna Legge (europea e nazionale) che impone il pareggio elettrico regionale e, comunque, nessuno consuma l’energia elettrica che produce nella propria regione perché essa è immessa in rete, senza “bollini” di provenienza. Forse la benzina ed il gasolio che si raffinano a Falconara quando vengono venduti in Emilia Romagna o in Umbria hanno il “bollino” “made in Marche”? Evidentemente no, come non esiste che, per il totem del pareggio energetico, ogni regione italiana ospita una raffineria di petrolio per produrre la benzina ed il gasolio che serve localmente! Si trasporta e si commercia, come l’elettricità si mette in rete.

2) Inoltre la strada per una produzione elettrica pulita e fonte di nuova occupazione l’avete sotto casa: il solare! Beati Voi, pensiamo in molti da Falconara Marittima e dai Comuni limitrofi! Noi, al contrario, non riusciamo a far capire agli operai e alla Società API che il futuro energetico ed occupazionale è nelle energie rinnovabili e nella loro intera filiera: sole e vento! Anzi, l’API l’ha capito ma qui non investe in quella direzione, lo fa nel sud dell’Italia e altrove ma non qui.

3) E’ vero, il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) non prevede le grosse centrali termoelettriche come quella che Vi vogliono costruire sotto casa e come quella che vogliono costruire a Falconara (580 MWe). MA STATE MOLTO ATTENTI! Non fatevi prendere in giro come hanno fatto con noi a Falconara Marittima che ora saremo costretti ad un grosso impegno economico per contrastare in tutte le sedi legali (TAR ed, eventualmente, Commissione Europea) la Valutazione di Impatto Ambientale ministeriale. In particolare, proprio il virtù del PEAR, dovete pretendere - ora e subito, all’apertura della prima Conferenza dei Servizi - che la Regione Marche:

A) neghi da subito l’Intesa Stato - Regione con il Ministro delle Attività Produttive.

Questo la Giunta regionale lo può fare e non fidatevi dei se e dei ma. A noi di Falconara Marittima, nel 2006, ci hanno preso in giro con i se ed i ma mentre noi contestavamo che la Regione Veneto l’aveva fatto nel 2005 (Vi inviamo in allegato l’estratto del Decreto della Giunta veneta); tanto che poi nel corso della seduta del Consiglio regionale delle Marche del  12/6/2007 (che Vi alleghiamo) lo stesso Assessore Amagliani dichiarò che quella negazione in partenza non sarebbe stata assolutamente illegittima!

B)    La Regione disponga la sospensione delle attività istruttorie della Commissione VIA.

Bloccare ora tutto l’iter autorizzativo è vitale poiché - almeno nel caso delle centrali API di Falconara - la VIA del Ministero dell’Ambiente è stata una burla in cui non è stato tenuto in nessun conto:

  • l’Area ad Alto Rischio di Crisi Ambientale;
  • il Sito Inquinato di Interesse Nazionale da bonificare;
  • nell’aria, il costante superamento dei livelli di Legge delle PM10 (che tra l’altro, secondo lo stesso Ministero dell’Ambiente, con la centrale aumenteranno!), degli Idrocarburi non Metanici, le alte concentrazioni di Nichel;
  • il tasso più alto di ricoveri nella provincia per asma nei bambini falconaresi;
  • lo Studio Epidemiologico che, pur da completare, ha già evidenziato il dato statisticamente significativo di una elevata percentuale di malati di LEUCEMIA per coloro che hanno vissuto molti anni nel raggio di due/tre chilometri dalla raffineria;
  • un alta frequenza di tumori al cervello negli occupati in raffineria;
  • un acqua di mare già interessata, in zona, dal riscaldamento degli scarichi della esistente centrale termoelettrica da 260 MWe i quali, verosimilmente secondo l’ARPAM, hanno determinato la fioritura di microalghe.

Voi che avete una situazione più salubre di Falconara Marittima sicuramente Vi beccherete una Valutazione di Impatto Ambientale positiva!

Infine un ultima cosa: più andrà avanti il procedimento e più il rischio di pesanti interferenze sarà probabile. Non sappiamo se quelli della EDISON abbiano “santi in paradiso”!
Per quanto riguarda la vicenda delle centrali termoelettriche dell’API di Falconara sappiate che - in maniera del tutto inusuale e fuori da ogni protocollo istituzionale - sulla posizione (finora negativa) della Regione Marche ha interferito perfino il Segretario alla Presidenza del Consiglio - Gianni Letta - che ha convocato in una riunione romana il Presidente Spacca, il Sindaco di Falconara e Ugo Brachetti Peretti, Presidente di API raffineria al cui matrimonio fu invitato l’amico di famiglia Gianni Letta!

Capito come funziona ?
Necessita unire gli sforzi tra cittadini sensibili.

Salute e saluti a tutti
I cittadini ed i portavoce dell’Assemblea Permanente No Centrali API.

Documenti per approfondire:


VISTO DA NOI (l’audizione con la Commissione Sanità della Regione Marche)

Pubblicato il 12 Dicembre 2009 Nessun Commento »

Quella che segue è la dichiarazione del Consigliere regionale del Popolo della Libertà, Giacomo Bugaro.

Consigliere regionale Giacomo Bugaro

Lo abbiamo ascoltato per un po’ e poi, sopraffatti dall’indignazione, lo abbiamo interrotto.

Non ci scuseremo certo con il Consigliere Bugaro dato che ha avuto la furbizia di parlare con il microfono spento - e dunque il suo intervento non è stato verbalizzato - …

Ma, sfortunatamente per il Consigliere furbetto, qualcuno dei cittadini aveva il cellulare acceso e, in maniera del tutto casuale, ha impresso le seguenti, sue parole:

il mio partito le prevede quelle centrali e quel tipo di centrali, sono contrario al progetto Edison di centrali termoelettriche a gas a Corinaldo perchè li ancora è tutto incontaminato, mentre invece a Falconara oramai non è colpa mia se le persone scelgono di rimanere o addirittura comprare casa….che sia un disastro lo so e allora visto che è così costruiamole lì (…) Falconara mondezzaio delle Marche resterà tale per quanto mi riguarda…ma sono un ambientalista perchè eviterò si faccia altrove quello che si è fatto a Falconara…colpa del centro-sinistra“!

Che ne dite?…Siete senza parole o pensate a parole impronunciabili?

Invece vediamo che cosa ha detto il Presidente della Commissione Sanità, Marco Lucchetti (PD), anche Lui rigorosamente a microfono spento e quindi non verbalizzato!

Consigliere regionale Marco Lucchetti

Il falconarese Marco Lucchetti , al suo secondo mandato in Regione (8 anni) e in odore di ricandidatura per il terzo, di fatto, non ha voluto dare alcuna risposta in merito ai punti esplicitati nel documento che abbiamo pubblicato - L’Assemblea NO CENTRALI API alla Commissione consiliare Sanità della Regione Marche: NON AVETE INVIATO LO STUDIO EPIDEMIOLOGICO AL MINISTERO DELL’AMBIENTE! - e ci ha liquidati con un discorso di 700 parole evanescenti e pronunciate nell’imbarazzo generale dei suoi collaboratori…

Il Consigliere e Presidente di Commissione Marco Lucchetti ha delegato tutto a successive risposte che, a suo dire, ci perverranno presto dall’Assessore Mezzolani (PD pure lui ma almeno ha la scusante di essere del pesarese) … lo stesso Assessore che si era impegnato a riconvocarci entro Settembre…

Ci sorge il dubbio: Settembre di quale anno?


Noi

VISTA DA NOI, l’audizione con la Commissione Sanità della Regione Marche è stata comunque una bella esperienza … tanto non avevamo niente da fare (12 persone, donne e uomini che non avevano un cavolo da fare!)

Da cittadini/elettori di centro-sinistra abbiamo in mente una serie di domande che riguardano il Consigliere Lucchetti, Presidente della Commissione Sanità:

1.  Ma da falconarese e Presidente della Commissione Sanità Regionale, non doveva già sapere tutto?
2.  E’ molto diverso dalla dimostrata insensibilità e disinformazione del PdL e di Bugaro?
3.  Eletto con i voti PD dei falconaresi, il Presidente Lucchetti in quali modalità si è occupato fino ad ora della sua città e del nostro territorio?
4.  Sapendo con largo anticipo della nostra audizione non si era documentato?  Oppure, semplicemente, ci sottovaluta?
5.  Avrà forse pensato: li faccio venire … li ascolto e poi se ne ritornano a casa questi rompicoglioni?
6.  Avrà contribuito anche lui all’idea balzana del “referendum consultivo” a Falconara Marittima sulle centrali termoelettriche API, referendum che scavalcherebbe il NO scritto nel Piano Energetico Ambientale Regionale?

Se SI con quali propositi?

Sappiano il Presidente Lucchetti ed i componenti della Commissione Sanità, che l’aver chiesto l’audizione è un atto di studio collettivo e fiducia verso le Istituzioni da parte dei cittadini, atto di fiducia che loro hanno frustrato!

Sappiano il Presidente Lucchetti ed i componenti della Commissione Sanità che abbiamo chiesto l’audizione per richiamarli tutti ai propri doveri … quelli che negli anni hanno mancato o peggio ancora dimenticati …. e lo abbiamo fatto da persone libere ed indipendenti.

Lo abbiamo fatto a “mani nude e piedi scalzi … esattamente come ci comportammo quando con altrettanta dignità manifestammo sotto la RAI per il diritto all’informazione su questa vicenda.
Abbiamo lasciato a casa i nostri rispettivi e privati problemi per aiutare una comunità intera che va ben oltre Falconara; per aiutare le Istituzioni chiedendo di preservare la credibilità delle stesse.

Ora, risparmiateci la predica sull’antipolitica o sul disfattismo, non siamo certo noi a ledere gli altri.

Giovedì scorso per alcuni è andata in scena una commedia, per altri una tragedia e per chi siede ai quei tavoli abitualmente, probabilmente, si è solo archiviata una “pratica”.
Per noi, invece, ancora una volta si è consumata un po’ di quella fiducia cui è nostro dovere e diritto appellarsi.
Salute permettendo, quanto a memoria sarà quella di un elefante al momento opportuno …Non bisogna fare di tutta l’erba un fascio ? Vedremo.

Staff Comitati

L’Assemblea NO CENTRALI API alla Commissione consiliare Sanità della Regione Marche: NON AVETE INVIATO LO STUDIO EPIDEMIOLOGICO AL MINISTERO DELL’AMBIENTE!

Pubblicato il 9 Dicembre 2009 Nessun Commento »
commissione

Pubblichiamo il verbale dell’audizione.

COMITATO DI PARTECIPAZIONE ATTIVA

relativo alla Indagine Epidemiologica presso la popolazione residente nell’area di esposizione alla raffineria API di Falconara Marittima

(Decreto n° 10/DP4 del 16 Marzo 2005 del Direttore del Dip. Territorio e Ambiente della Regione Marche)
Falconara M.ma 03 dicembre 2009

…Siamo cittadini residenti nei comuni di Falconara, Montemarciano e Chiaravalle viviamo nell’AERCA e non sta a noi venire a spiegare a questa commissione i perchè di questa classificazione, quello che invece vorremmo sottolineare è che dal punto di vista sanitario una pietra miliare è rappresentata dall’analisi epidemiologica del sett 2002 in cui veniva valutato uno studio occupazionale effettuato dall’Istituto d’Igiene della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Ancona in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (pag.11) e vari studi condotti nel tempo sul Comune di Falconara Marittima in cui meritavano di essere segnalati “…alcuni eccessi presenti nell’area comunale….statisticamente significativi per quanto riguardava i tumori pleurici maligni o mesoteliomi ed i tumori emolinfopoietici (significativi in particolari archi temporali — (pag 24). Le indicazioni contenute in questo studio hanno trovato riscontro nello studio analitico caso-controllo conclusosi per quanto riguarda la prima parte il 29/01/2009 (vedi capitolo 3 Conclusioni).
Vorremmo evidenziare che la continuità fra i due studi non è stata presa in considerazione dalla Commissione di VIA del Ministero per quanto attiene l’iter autorizzativo delle due ulteriori centrali-termoelettriche da 580MWe che l’api vorrebbe realizzare nel sito industriale di Falconara e come questo di fatto a nostro avviso renda superficiale e non obiettivo il VIA stesso del Ministero divenuto pochi giorni fa DECRETO di VIA pubblicato sulla gazzetta Ufficiale.
Andando ad analizzare il Decreto emerge che lo studio epidemiologico non viene neanche menzionato…non i suoi risultati bensì lo studio stesso. Siamo allora andati a verificare bene riscontrando che il MINISTERO ha incaricato il gruppo istruttore al riesame del parere della commissione ministeriale per prendere in considerazione ulteriori elementi/osservazioni pervenute dopo l’approvazione dello stesso. La conclusione dello studio NON è stata inviata al MINISTERO. Perché ? Come intende questa commissione attivarsi in proposito onde evitare che i cittadini residenti siano sottratti del loro diritto alla salute ?

Vorremmo porre inoltre alla vostra attenzione i contenuti dell’incontro svoltosi con l’Assessore Mezzolani il 29/06/09 (vedi Verbale):

2. si era parlato di superamento dei vincoli di Privacy che avevano ridotto la capacità di raccolta dei dati relativi allo studio epidemiologico per ulteriori sottoinsiemi di popolazione e vorremmo sapere in proposito a che punto è la legge regionale ?

3. rispetto alla prosecuzione dello studio epidemiologico: chiediamo di conoscere se le risorse sono già state individuate e vincolate per quale data sia prevista l’attuazione operativa ?
Il decreto del Servizio Ambiente e Paesaggio non è forse fermo da un po’ di tempo ? è con questo che si formalizza il mandato vi invitiamo ad accelerarne l’iter.

4. rispetto alla costituzione dell’Osservatorio Epidemiologico Ambientale: l’istituzione dell’OEA prevede le risorse organiche per questo Servizio indispensabili anche per il proseguo dello studio epidemiologico di Falconara, ecc. il protocollo di accordo necessario per l’istituzione dell’OEA è sui tavoli dei Direttori dell’ARS e dell’ASUR e dei Servizi Ambiente e Salute da diverso tempo, perché ? Come ritenete di poter sollecitarne l’attuazione ?

5. A che punto è l’attuazione del registro tumori regionale che nell’incontro del 29/06/09 ci era stato dato pronto per gennaio 2010 ? Nell’incontro del 29/06/09 ci era stato spiegato che si era nella impossibilità di poter reperire i dati per gli anni antecedenti il 2008 e non vorremmo che un ulteriore ritardo possa pregiudicare la raccolta anche per quanto concerne il 2008 e 2009.

6. i due Direttori Generali di ARS e ASUR attendono dalla regione il rinnovo o la proroga dei loro incarichi in scadenza a fine anno. Come intende questa commissione assicurarsi che la messa in esercizio del registro tumori regionali e di quello relativo a causa morte non sia ritardata dal fatto che il DG ARS Belligoni è in scadenza di mandato a fine anno ?

7. il decreto di VIA ministeriale indica che ci sarà un aumento delle PM10, come questa commissione intenda agire su questo specifico punto che contrasta con le indicazioni di prevenzione emerse in due distinti studi epidemiologici redatti da ARPA Marche in proposito di eccesso di ricoveri ospedalieri dee bambini da 0-14 anni residenti nell’AERCA e Ischemie Cardiovascolari ?

8. Studio sulle biodiversità-licheniche (licheni): si indica la presenza in eccesso di numerose sostanze inquinanti note alla letteratura scientifica come particolarmente pericolose per la salute umana, si parla ad esempio di nichel e vanadio fra le altre (vedi documento specifico) e non solo di Falconara bensì eccessi considerevoli anche per Montemarciano, ecc.;

9. che i Medici di Medicina Generale e Pediatri del Distretto sanitario Nord presenti alla serata informativa del 07/07/09, incontro svoltosi a porte chiuse a Falconara in collaborazione con ARPA Marche, hanno esplicitato ulteriormente che la situazione sanitaria di questo territorio è grave (vedi verbale).

10) come questa commissione intende attivarsi per quanto riguarda lo studio occupazionale API disposto dall’Istituto Superiore di Sanità per il quale la stessa sta opponendo resistenza relativamente alla fruibilità dei registri e ai dati relativi agli occupati ? Dimostrazione ulteriore e palese che al di la dei proclami di disponibilità l’azienda nei fatti “ostacola il normale decorso delle indagini sanitarie”. Come questa commissione possa impegnare l’istituzione Regione Marche nel suo insieme sulla previsione di una parte SANZIONATORIA per il mancato rispetto dei limiti di emissioni prescritti ? Al momento nessuna sanzione è prevista.

I cittadini sono fortemente preoccupati e vorrebbero evitare di arrivare alla situazione che c’è nel territorio siracusano di Priolo-Augusta e Melilli….malformazioni fetali, ecc., ecc….in buona sostanza diciamo che se oggi c’è la volontà politica di evitare quel rischio occorre in primis “sapere e applicare principi cautelativi di precauzione recependo le indicazioni contenute nelle indagini sanitarie ed epidemiologiche sin qui svolte ed utili allo scopo di poter indirizzare correttamente le scelte degli amministratori e dei rappresentanti istituzionali”. Occorre evitare di rendere ancor più critico l’attuale quadro sanitario che necessita al contrario di essere migliorato.

Chiedono a questa commissione di:

- attivarsi affinchè sia la Regione Marche stessa a fare ricorso contro il decreto ministeriale di VIA alle 2 ulteriori centrali e di attivarsi affinchè si tenga conto delle risultanze dello studio emidemilogico conclusosi a gennaio 2009;
- dar vita al più presto al proseguo studio emidemilogico per gli anni successivi al 2003 rinnovando al più presto il mandato all’INT (Istituto Nazionale Tumori);
- accellerare e favorire il rispetto degli impegni temporali attuativi precedentemente dichiarati nell’incontro del 29/06/09 dall’Assessore Mezzolani, al momento disattesi per una serie di ritardi che stiamo registrando all’interno delle strutture sanitarie sotto la sua funzione e di conoscere le date certe relative alla partenza effettiva dei registri tumori e causa morte nonché dell’Osservatorio Epidemiologico Ambientale.

Giudicheremo l’operato dell’istituzione Regione Marche sulla base dei possibili sviluppi concreti e non unicamente sulle delibere. Continueremo a porre alla vostra attenzione e quella dei cittadini non sufficientemente informati questi ed altri utili spunti di riflessione non strettamente sanitari, nelle prossime settimane saremo impegnati in audizione nelle commissioni: III Attività Produttive e IV Ambiente.

Attendendo fiduciosi i vostri interventi, cogliamo l’occasione per inviare distinti saluti.


I Presidenti e Portavoce delle Associazioni presenti:

Roberto Cenci - Alessandro Margutti - Massimo Vannucci - Mattia Moroni - Elisabetta Sardi - Loris Calcina - Roberto Fanelli - Claudio Paolinelli