Scrivi anche tu ai Senatori: “Si alle bonifiche, No alla sanatoria per gli inquinatori”! STOP AL DECRETO “INQUINATORE PROTETTO” Alzano i limiti per gli inquinanti, privatizzano le bonifiche!

pubblicato il 12 Luglio 2014 0

Scrivi anche tu ai Senatori: “Si alle bonifiche, No alla sanatoria per gli inquinatori”.

L’Ondaverde Onlus e il Comitato quartiere Villanova di Falconara M. sostengono l’appello promosso da

FORUM ITALIANO dei MOVIMENTI per l’ACQUA

COORDINAMENTO NAZIONALE SITI CONTAMINATI

STOP BIOCIDIO LAZIO e ABRUZZO

http://www.retuvasa.org/

www.acquabenecomune.org

FIRMIAMO: STOP AL DECRETO “INQUINATORE PROTETTO”

Alzano i limiti per gli inquinanti, privatizzano le bonifiche.

ll Governo Renzi sta varando un regalo per gli autori di disastri ambientali. Il decreto “Competitività e tutela ambientale” (n. 91/2014) scaricabile al seguente link, ora in discussione in Parlamento, è di fatto una sanatoria per chi ha inquinato. Al seguente link il comunicato condiviso e poi diffuso lo scorso 03 luglio “Siti inquinati e bonifiche: Chi ha avut’ ha avut’ chi ha dat’ ha dat’ scurdammc’o passat’ con il Decreto “Inquinatore_protetto”. Sostanzialmente si demanda tutto al privato in un vero e proprio “far west” dove a rimetterci sono solo le comunità che vivono nelle migliaia di luoghi inquinati del paese.

Da una nostra valutazione, SEMBREREBBE che il SIN di Falconara M. non rientri in questa involuzione normativa in quanto i procedimenti di approvazione degli interventi di bonifica e messa in sicurezza furono avviati con la Conferenza dei Servizi del gennaio 2005, cioè prima dell’entrata in vigore del D.Lgs 152/2006. Al contrario il contestato Decreto del Governo Renzi riguarda sicuramente le aree falconaresi della ex Caserma Saracini e della ex polveriera dell’Aeronautica che, dalla seguente valutazione, potrebbe risultare non più conveniente acquisire da parte del Comune se fosse necessaria una bonifica!

A partire da venerdì 11 luglio il decreto sarà in discussione al Senato.

Diviene, dunque, urgente FARE COMUNQUE PRESSIONE su tutte le Senatrici e i Senatori affinché si adoperino modificare radicalmente tali norme.

Per questo si propone di scrivere da subito alle/ai senatrici/ori inviando il testo di seguito (quì trovi le mail di tutti i Senatori e Senatrici, quì le mail degli eletti/e nelle Marche).

Testo mail:

Oggetto:(inserire parole come decreto, bonifiche, ambiente)

Gentile Senatrice/ore,

Le scrivo in merito al Decreto 91/2014 ora in discussione in Parlamento.

Partito con il positivo intento di semplificare le farraginose procedure delineate dal Testo Unico dell’Ambiente (D.lgs.152/2006) si è trasformato in un vero e proprio invito a nascondere la polvere inquinata sotto il tappeto.

Infatti, con tale decreto, dal punto di vista sanitario e giudiziario, si perderebbe la sicurezza sul reale stato di contaminazione a cui sono stati esposti magari per decenni i cittadini. La popolazione che vive in un’area inquinata (ma anche i ricercatori che devono valutare l’esposizione ad inquinanti e le eventuali conseguenze) dovranno basarsi sui dati dei privati per capire se sono stati esposti a pericoli per la salute!

Inoltre, una volta avvenuta la bonifica faranno fede solo i dati “autocertificati” dei privati. Ma viene spontaneo chiedersi: quale privato, quale multinazionale autocertificherà mai l’esistenza di uno stato di inquinamento per il quale potrebbe essere chiamata a rispondere per danni nelle aule dei tribunali?

Per queste ragioni Le chiedo di intervenire in sede di conversione in legge al fine di superare le criticità che evidenziamo:

- sulla trasparenza e informazione dei cittadini durante il procedimento;

- sulla definizione di criteri minimi rispetto ai dati di partenza necessari per redigere il progetto di bonifica e il piano di caratterizzazione;

- sull’incredibile innalzamento dei limiti di legge per la contaminazione nelle aree militari;

- sulla certificazione a campione di questi dati di contaminazione di partenza da parte delle agenzie regionali;

- sulla modifica del criterio del silenzio/assenso per l’approvazione dei piani di caratterizzazione.

Solo in questo contesto potrebbe giustificarsi un intervento per semplificare le procedure, intervento che così come configurato ad oggi nel Decreto 91/2014 si tradurrebbe in una potenziale sanatoria regalata agli inquinatori contraria al principio “Chi inquina paga”.

La ringrazio in anticipo per la disponibilità.

Io sottoscritta/o.” (suggerimento: se scrivi da Falconara M., dopo la Tua firma scrivi “dal SIN di Falconara Marittima“).

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