Il Decreto governativo che tenta di azzittire cittadini ed Enti locali modificando la Valutazione di Impatto Ambientale, il 4 maggio approda alla Conferenza Stato - Regioni. Decine di Associazioni da tutta Italia, tra cui l’Ondaverde Onlus, hanno scritto una lettera ai Parlamentari e alle Regioni e sottoscritto il Dossier e le Osservazioni elaborate dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e dall’Associazione Acqua Bene Comune!

pubblicato il 2 Maggio 2017 0

Nei giorni scorsi decine di Associazioni e Comitati di ogni parte d’Italia, tra cui l’Ondaverde Onlus di Falconara Marittima, hanno inviato una lettera aperta alle istituzioni e ai parlamentari esprimendo la propria contrarietà al Decreto del Governo che tenta di eludere il più possibile la partecipazione dei cittadini e degli Enti locali nella procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.
Di seguito riproduciamo il testo della lettera elaborata dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, dall’Associazione Acqua Bene Comune e dal Forum H2O Abruzzo evidenziando che tra le opere per le quali è previsto che gli Enti locali e i cittadini addirittura perderanno del tutto la possibilità di intervenire, ne figurano alcune che riguardano anche industrie insalubri del territorio falconarese!

Per esempio:

- impianti termici per la produzione di energia elettrica, vapore e acqua calda con potenza termica complessiva superiore a 50 MW;

-fabbricazione e trattamento di prodotti a base di elastomeri con almeno 25.000 tonnellate/anno di materie prime lavorate;

-Stoccaggio di petrolio, prodotti petroliferi, petrolchimici e chimici pericolosi, a sensi della legge 29 maggio 1974, n. 256, e successive modifiazioni, con capacita’ complessiva superiore a 1.000 m3;

-impianti di smaltimento di rifiuti urbani non pericolosi, mediante operazioni di incenerimento o di trattamento, con capacita’ complessiva superiore a 10 t/giorno;
-impianti di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, con capacita’ complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di incenerimento o di trattamento;
(leggi elenco completo

http://notizie.tiscali.it/politica/articoli/decreto-nuova-via-regioni-contro/


Il testo della lettera:

OGGETTO: grandi opere, ambiente e salute, NON È QUESTA LA V.I.A.!

Egregio Parlamentare, spett.le Regione, Spett.le Provincia Autonoma,

ho appreso della proposta del Governo sulla nuova procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, con un Decreto che, se approvato, costituirebbe lo stravolgimento della Direttiva Comunitaria 2014/52/UE. Il Governo vuole zittire i cittadini quando le norme internazionali promuovono un costante coinvolgimento di noi cittadini e degli enti locali alle scelte che riguardano l’ambiente, i nostri territori e la nostra salute.

Voglio esprimere la più profonda amarezza ed indignazione per i contenuti del tutto inaccettabili della proposta di Decreto; si guarda con evidente fastidio alla partecipazione dei cittadini, come dimostra la superficialità con cui viene trattata l’inchiesta pubblica, e viene alterato anche il rapporto tra Stato centrale e regioni. Enti locali e cittadini addirittura perdono del tutto la possibilità di intervenire per ben 90 categorie progettuali, dagli impianti estrattivi a quelli dei rifiuti, passando per una moltitudine di altre tipologie di opere. Ci aspettiamo meritocrazia e, invece, il Decreto prevede specificatamente che i membri della Commissione VIA nazionale siano esclusi da procedure di selezione con la comparazione dei curricula come invece prevede la nostra Costituzione.

Un provvedimento che, introducendo addirittura la V.I.A. “a sanatoria” e “postuma”, è foriero di corruzione per i vantaggi che offre ai funzionari pubblici infedeli e ai privati meno attenti, a chi vuole sfruttare l’ambiente illecitamente e abusivamente mettendo a rischio la salute delle persone e la qualità del territorio.

Noi cittadini vogliamo poter esprimere la nostra posizione sulle decisioni che ci riguardano, come dimostra l’enorme partecipazione al Referendum costituzionale dello 4 dicembre 2016. Quel giorno è stato detto un chiaro “No” anche alla modifica dell’Art.117 che mirava ad un ulteriore accentramento sul Governo centrale dei poteri e delle competenze. Questo decreto non prende atto della lezione data dai cittadini e persegue gli stessi obiettivi di quella riforma bocciata.

Per questo chiedo un Suo intervento affinchè siano accolte le numerose proposte di modifica del testo presentate da decine di associazioni e comitati da tutta Italia.

Staff comunicazione l’Ondaverde Onlus - Falconara Marittima

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