Castelferretti 27 settembre 2017: cronaca di esalazioni annunciate!

pubblicato il 29 Settembre 2017 1

Castelferretti, 27 settembre 2017: in via Olof Palme, Che Guevara, Romero e Allende i residenti iniziano a sentire le esalazioni poco prima delle 20. Anche in casa. Sono intense e descritte come chimiche, di tipo industriale, come quelle che denunciano da anni. I residenti, ormai, sanno cosa fare: telefonano al numero comunale delle emergenze ambientali (800122212) ma il dispositivo li devia su una segreteria telefonica. Allora chiamano il numero della Polizia Municipale di Falconara ma non riescono a parlare con un operatore. Tramite il 112 finalmente vengono messi in contatto con un numero diretto della Polizia Municipale.

Sono le 20,45.

Qualcuno dei residenti inforca la bicicletta e percorre via Saline. Nota che le porte del capannone della ditta Bufarini srl (che tratta e smaltisce anche rifiuti pericolosi) sono aperte e che dalla proprietà si leva un specie di aerosol, ben visibile contro luce, e si sente chiaramente la stessa puzza che s’è diffusa a Castelferretti.

Arriva la pattuglia della Municipale che informa di aver allertato l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale.

Il vento è praticamente nullo, di tanto in tanto soltanto leggere folate, ma anche gli agenti della PM avvertono l’esalazione. Raccolgono su appositi moduli le segnalazioni dei cittadini.

Dal tono della voce di alcune giovani mamme si avverte la preoccupazione per la salute, un’ansia alimentata da esalazioni che negli ultimi mesi, sempre più spesso, hanno dovuto respirare in orari diurni e notturni. Qualcuno conia la definizione di ostaggi dentro le proprie case perché, sottolinea, “in questa estate torrida siamo stati costretti a chiudere le finestre per impedire che le esalazioni ammorbassero le abitazioni. Abbiamo aspettato che le esalazioni si dissolvessero per potere uscire di casa“!

L’esalazione di questa serata di fine settembre viene descritta agli agenti della PM come simile agli “strusci di barbabietole” oppure “simile ai solventi“. La necessità di dover ricorrere alla somiglianza per descrivere conferma che la mancanza di una centralina di rilevamento impedisce di individuare la qualità dell’esalazione e, dunque, impedisce l’acquisizione dell’indizio chiaro per individuare chi può produrre quel tipo di esalazione durante i processi di lavorazione industriale.

Poi la pattuglia della PM si reca in via Saline, la percorre fino all’azienda SEA in territorio del comune di Camerata Picena, ma avvertono le esalazioni solo nei pressi della ditta Bufarini srl, in territorio di Falconara

Alle 22 circa arriva l’ARPAM. Non sembra che siano muniti di strumenti di rilevazione. La brezza è praticamente nulla, c’è calma piatta, ma i Tecnici ARPAM avvertono chiaramente la puzza tra quelle vie di Castelferretti. Poi si spostano lungo via Saline: lì non rilevano cattivi odori. Non entrano nell’azienda Bufarini.

Ma i residenti, ormai, sanno che lievi folate della brezza spostano le esalazioni. Sono le 23 e a loro si sono uniti anche alcuni amici di Falconara che hanno appreso delle esalazioni dai social. Così, dopo il sopralluogo dell’ARPAM, passano nuovamente di fronte alla ditta Bufarini srl e avvertono nuovamente le esalazioni. Poi scendono fino alla SEA (anche quella azienda tratta e smaltisce rifiuti pericolosi) e lì percepiscono una puzza simile a vernice. Risalgono verso Castelferretti e si dirigono alla ditta Casali: nessuna esalazione.

Intanto si sono fatte le 24, e domani c’è da andare al lavoro. Quei Castelfrettesi avranno riposato con tutta l’ansia accumulata nelle ultime ore?

Staff comunicazione Comitati cittadini

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