L’Ondaverde, Italia Nostra e Mezzavalle Libera scrivono ai Sindaci di Ancona e Falconara Marittima: la trasparenza sulla qualità del mare è un obbligo di legge e di civiltà!

pubblicato il 24 Maggio 2014 0


I cittadini devono essere informati correttamente sul rischio di inquinamento causato dalla presenza degli scolmatori che, quando intervengono, portano in mare acqua piovana e acqua di fogna!

E’ questa l’estrema sintesi del comunicato inviato ai Sindaci di Ancona e Falconara Marittima dalle associazioni Italia Nostra, l’Ondaverde e Mezzavalle Libera.

Il litorale di questi due comuni, come quello di numerose altre località di mare, è caratterizzato dalla presenza di questi impianti che servono a proteggere la rete fognaria dai “troppo pieni” che possono verificarsi in caso di piogge copiose. Alcuni di questi sfociano direttamente i spiaggia.

In attesa di futuri interventi strutturali è necessario informare i cittadini del pericolo presente e degli eventuali divieti di balneazione che dovesse essere necessario emettere.


Nella comunicazione trasmessa ai primi cittadini di Ancona e Falconara si è anche ricordato che la necessità di intervenire e di fornire informazioni trasparenti sono stati evidenziati dall’ARPAM nella “Relazione annuale sulla qualità delle acque di balneazione - anno 2013″ nella quale, nelle pagine dedicate ai Comuni di Ancona e Falconara, evidenzia “la necessità, da parte delle autorità competenti, di metter mano al problema dei troppo pieni. Essi creano sistematicamente, in caso di piovaschi massicci, spiacevoli effetti conseguenti al travaso in mare di acque reflue, mettendo a rischio la balneazione dei tratti di spiaggia dei comuni sopracitati con conseguenti danni per bagnanti ed operatori economici”.

L’ARPAM ricorda inoltre la necessità del pieno rispetto del D. Lgs. 116/08 che obbliga a “tutelare il più possibile la trasparenza dei risultati dei controlli prevedendo che tutte le informazioni relative ad un acqua di balneazione siano facilmente accessibili nelle immediate vicinanze delle stesse. Il pubblico deve infatti essere messo a conoscenza della situazione generale delle acque (descritta con un linguaggio non tecnico e basata sul profilo delle acque di balneazione) della classificazione e dell’eventuale divieto o avviso che sconsigli di bagnarsi mediante un segnale chiaro”.


A proposito dell’efficacia della comunicazione verso la cittadinanza si può prendere a riferimento l’esperienza di quella che è una delle più note località turistiche italiane, Rimini. Lì il Comune, in presenza di una situazione analoga (presenza scolmatori) oltre a regolamentare il sistema di attivazione da parte dell’ente gestore della rete fognaria in caso di sversamenti prevede la massima diffusione delle informazioni anche tramite il coinvolgimento dei titolari degli stabilimenti balneari.

La stagione dei bagni è alle porte: è necessario che di fronte ai problemi non ci si giri dall’altra parte.


Per approfondimenti:

-         Decreto legislativo 116/2008 (in particolare art.15)

-         ARPAM “Relazione annuale sulla qualità delle acque di balneazione - anno 2013″ in http://www.arpa.marche.it/index.php/comunicazione/pubblicazioni-arpa-marche

-         Comune di Rimini  http://www.comune.rimini.it/eventi/pagina8217.html

Condividi l'articolo:
  • oknotizie
  • Facebook
  • MySpace
  • TwitThis
  • Wikio IT
  • diggita
  • Technorati
  • Yahoo! Buzz
  • LinkArena
  • Segnalo
  • Socialogs
  • E-mail this story to a friend!