Falconara Marittima: l’odierno incendio alla Casali SpA dice che l’intera città è a rischio! Le esalazioni sprigionatesi dall’incendio respirate per ore dai cittadini di tutti i quartieri! Ritardi nelle comunicazioni dell’emergenza? Urge ripensare subito a tutti i rischi industriali e sanitari dimenticati che la popolazione corre e urge un Piano di Emergenza Esterno Cittadino!

pubblicato il 17 Luglio 2015 1






foto Luca Giancarli

foto Luca Giancarli






L’incendio di grosse proporzioni le cui esalazioni, stamattina 17 luglio 2015, hanno coinvolto l’intera città di Falconara Marittima (27.000 abitanti) si è sprigionato nell’Industria Casali SpA che produce membrana impermeabilizzante di bitume distillato polimero. La scheda tecnica informativa sulla sicurezza recita che “Il prodotto tal quale non è classificato pericoloso ai sensi del D.Lgs. n. 65/03 e s.m.i.“. Per prima cosa vorremmo sapere se quando ne bruciano grosse quantità (quintali? tonnellate?) le alte temperature di combustione determinano la formazione di sostanze nocive. La diffusione di una nube definita potenzialmente tossica dagli annunci del Comune, ci fa temere (scheda tecnica alla mano) la presenza nei fumi di H2S (IDROGENO SOLFORATO), SO2 (Biossido di Zolfo), IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) e PARTICOLATO (PM10 e/o PM2,5). Vedremo i dati delle 3 centraline di rilevamento di Falconara Marittima. Intanto l’incertezza dell’inizio dell’incendio (il Resto del Carlino lo situa alle 1,30, il Corriere Adriatico alle 2,30 e l’Amministrazione comunale di Falconara M. alle 2,30 circa), le acri esalazioni diffusesi alle 4,30 - 5,00 nelle abitazioni dei quartieri a sud (Palombina - Ville), l’invito a chiudere gli infissi ed a rimanere in casa diffusi dalle ore 7,30 dagli altoparlanti dei quartieri Villanova, Fiumesino e Stadio nonchè in città dal mezzo mobile del Comune, pone l’interrogativo del PERCHE’ SONO TRASCORSE TANTE ORE (almeno 5!) PRIMA DI CONSIGLIARE LE MISURE PRECAUZIONALI ?

Se i vari Enti e Amministrazioni si prodigano a dire e scrivere che “sembrerebbe che i prodotti bruciati non sprigionino sostanze tossiche” e, contemporaneamente “l’ASUR a scopo precauzionale, ha dato indicazione al Comune di non far uscire anziani e bambini e di tenere chiusi gli infissiLA DOMANDA COME MAI SIANO TRASCORSE BEN 5 ORE PRIMA DI AVVISARE A FINI PRECAUZIONALI diventa ancora più pressante! Staremo a vedere l’orario di avviso della Prefettura.

Infine: se ce ne fosse stato ancora bisogno, l’incendio alla Casali SpA sconfessa la politica ed i provvedimenti sulla sicurezza e la protezione della salute presi su Falconara Marittima da 16 anni a questa parte (dall’incendio API del 25 agosto 1999) dal Ministero dell’Ambiente, dalla Prefettura/Ministero Interni, dalla Regione Marche, dalla Provincia di Ancona, dal Comune di Falconara M.

TUTTI hanno pervicacemente racchiuso il rischio di incidenti industriali e nubi tossiche ai quartieri Villanova e Fiumesino, rifiutandosi di vedere che Falconara Marittima è circondata da industrie insalubri e pericolose dalle quali, in qualsiasi momento, può originarsi ciò che è avvenuto stamani! E’ L’INTERA CITTA’ CHE VA TUTELATA, A PARTIRE DA UN PIANO DI EMERGENZA ESTERNA CHE LA COINVOLGA TUTTA!

Basta chiedersi che cosa sarebbe avvenuto se l’incidente alla Casali SpA fosse accaduto in periodo scolastico!

Il filmato dell’incendio

https://www.facebook.com/monia.piccinini.1/videos/o.43607739690/10205012673017357/?type=2&theater

Staff Comitati e l’Ondaverde Onlus

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