TURBOGAS EDISON: L’ASSEMBLEA NO CENTRALI API METTE IN GUARDIA I CITTADINI DI CORINALDO!

pubblicato il 16 Dicembre 2009 0

COMUNICATO STAMPA -  16/12/2009

“L’Assemblea Permanente No Centrali api scrive  una lettera aperta  a sostegno dei  cittadini che si stanno impegnando contro la centrale  turbogas Edison di Corinaldo e supportandola con relativa documentazione rivolgono loro un appello: in virtù del Piano Energetico Ambientale Regionale, dovete pretendere - ora e subito che la Regione Marche neghi con un atto formale l’Intesa Stato - Regione già all’apertura della prima Conferenza dei Servizi presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Esiste un precedente diniego legittimo nella Regione Veneto risalente al 2005;  li la giunta  impedì l’avvio del VIA Ministeriale che altrimenti  arriverà positivo anche per il progetto Edison. STATE MOLTO ATTENTI! Non fatevi prendere in giro, come è  accaduto ai cittadini di Falconara e dei Comuni limitrofi.”

Falconara, 16 dicembre 2009: con una lettera aperta e documentazione a sostegno i cittadini dell’Assemblea Permanente No Centrali api intervengono solidali a sostegno di quanti si stanno dichiarando contrari alla mega-centrale, turbogas, a Corinaldo. In gioco la credibilità della Regione Marche ed anche di molti esponenti politici regionali appartenenti ad entrambi gli schieramenti. La contrarietà al progetto Edison si manifesti da subito con un atto formale e non con il colpevole  attendismo registrato per quello dell’api a Falconara. L’intesa stato-regione si può negare da subito ed è l’unica cosa da fare se si vuole realmente mandare un messaggio chiaro e forte al Governo centrale, favorevole a mega-impianti di questa tipologia. Le vicende di Falconara Marittima siano da monito e a beneficio di quanti oggi si manifestano sinceramente sensibili a questa tematica e servano a smascherare i reali intenti di quanti si professano per la sostenibilità a Corinaldo mentre non hanno accennato a spendersi per quella di Falconara e non accennano a muoversi con parallele iniziative parlamentari. Esiste un precedente diniego legittimo nella Regione Veneto risalente al 2005, lì la giunta impedì l’avvio del VIA Ministeriale da subito e non si capisce perché la Regione Marche non sia disposta a fare altrettanto. Affinché non esistano ancora una volta cittadini di serie A e cittadini di serie B e agli amici di Corinaldo diciamo: occorre unire le forze tra cittadini sensibili, STATE MOLTO ATTENTI! Non fatevi prendere in giro dai professionisti della politica.

La lettera

Gentili Amici che seguite le vicende delle centrali Turbogas a Corinaldo:

Vi preghiamo di accettare la nostra solidarietà e vicinanza per il pericoloso progetto della centrale termoelettrica che Edison pretenderebbe costruire nel territorio che abitate.
Anche noi che seguiamo le vicende di Falconara Marittima conosciamo alcune cose sull’inquinamento di quelle grosse centrali a metano e dell’iter di autorizzazione.
Permetteteci di fare alcune considerazioni che forse Vi potranno essere utili.

1) Non è vero che le Marche sono in deficit energetico. Con la raffineria API di Falconara che raffina carburanti per molte regioni del centro Italia e con le estrazioni di metano a terra ed in mare siamo molto al di sopra del pareggio energetico… Semmai produciamo meno energia elettrica rispetto al fabbisogno regionale! Contestate, a quanti argomenteranno la necessità della centrale Edison con il deficit elettrico, che non esiste nessuna Legge (europea e nazionale) che impone il pareggio elettrico regionale e, comunque, nessuno consuma l’energia elettrica che produce nella propria regione perché essa è immessa in rete, senza “bollini” di provenienza. Forse la benzina ed il gasolio che si raffinano a Falconara quando vengono venduti in Emilia Romagna o in Umbria hanno il “bollino” “made in Marche”? Evidentemente no, come non esiste che, per il totem del pareggio energetico, ogni regione italiana ospita una raffineria di petrolio per produrre la benzina ed il gasolio che serve localmente! Si trasporta e si commercia, come l’elettricità si mette in rete.

2) Inoltre la strada per una produzione elettrica pulita e fonte di nuova occupazione l’avete sotto casa: il solare! Beati Voi, pensiamo in molti da Falconara Marittima e dai Comuni limitrofi! Noi, al contrario, non riusciamo a far capire agli operai e alla Società API che il futuro energetico ed occupazionale è nelle energie rinnovabili e nella loro intera filiera: sole e vento! Anzi, l’API l’ha capito ma qui non investe in quella direzione, lo fa nel sud dell’Italia e altrove ma non qui.

3) E’ vero, il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) non prevede le grosse centrali termoelettriche come quella che Vi vogliono costruire sotto casa e come quella che vogliono costruire a Falconara (580 MWe). MA STATE MOLTO ATTENTI! Non fatevi prendere in giro come hanno fatto con noi a Falconara Marittima che ora saremo costretti ad un grosso impegno economico per contrastare in tutte le sedi legali (TAR ed, eventualmente, Commissione Europea) la Valutazione di Impatto Ambientale ministeriale. In particolare, proprio il virtù del PEAR, dovete pretendere - ora e subito, all’apertura della prima Conferenza dei Servizi - che la Regione Marche:

A) neghi da subito l’Intesa Stato - Regione con il Ministro delle Attività Produttive.

Questo la Giunta regionale lo può fare e non fidatevi dei se e dei ma. A noi di Falconara Marittima, nel 2006, ci hanno preso in giro con i se ed i ma mentre noi contestavamo che la Regione Veneto l’aveva fatto nel 2005 (Vi inviamo in allegato l’estratto del Decreto della Giunta veneta); tanto che poi nel corso della seduta del Consiglio regionale delle Marche del  12/6/2007 (che Vi alleghiamo) lo stesso Assessore Amagliani dichiarò che quella negazione in partenza non sarebbe stata assolutamente illegittima!

B)    La Regione disponga la sospensione delle attività istruttorie della Commissione VIA.

Bloccare ora tutto l’iter autorizzativo è vitale poiché - almeno nel caso delle centrali API di Falconara - la VIA del Ministero dell’Ambiente è stata una burla in cui non è stato tenuto in nessun conto:

  • l’Area ad Alto Rischio di Crisi Ambientale;
  • il Sito Inquinato di Interesse Nazionale da bonificare;
  • nell’aria, il costante superamento dei livelli di Legge delle PM10 (che tra l’altro, secondo lo stesso Ministero dell’Ambiente, con la centrale aumenteranno!), degli Idrocarburi non Metanici, le alte concentrazioni di Nichel;
  • il tasso più alto di ricoveri nella provincia per asma nei bambini falconaresi;
  • lo Studio Epidemiologico che, pur da completare, ha già evidenziato il dato statisticamente significativo di una elevata percentuale di malati di LEUCEMIA per coloro che hanno vissuto molti anni nel raggio di due/tre chilometri dalla raffineria;
  • un alta frequenza di tumori al cervello negli occupati in raffineria;
  • un acqua di mare già interessata, in zona, dal riscaldamento degli scarichi della esistente centrale termoelettrica da 260 MWe i quali, verosimilmente secondo l’ARPAM, hanno determinato la fioritura di microalghe.

Voi che avete una situazione più salubre di Falconara Marittima sicuramente Vi beccherete una Valutazione di Impatto Ambientale positiva!

Infine un ultima cosa: più andrà avanti il procedimento e più il rischio di pesanti interferenze sarà probabile. Non sappiamo se quelli della EDISON abbiano “santi in paradiso”!
Per quanto riguarda la vicenda delle centrali termoelettriche dell’API di Falconara sappiate che - in maniera del tutto inusuale e fuori da ogni protocollo istituzionale - sulla posizione (finora negativa) della Regione Marche ha interferito perfino il Segretario alla Presidenza del Consiglio - Gianni Letta - che ha convocato in una riunione romana il Presidente Spacca, il Sindaco di Falconara e Ugo Brachetti Peretti, Presidente di API raffineria al cui matrimonio fu invitato l’amico di famiglia Gianni Letta!

Capito come funziona ?
Necessita unire gli sforzi tra cittadini sensibili.

Salute e saluti a tutti
I cittadini ed i portavoce dell’Assemblea Permanente No Centrali API.

Documenti per approfondire:


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