Bypass ferroviario Falconara M.: la “star” dell’Opera buffa è l’Ing. Michele Mario Elia (AD di RFI 2003-2008, oggi a Capo delle Ferrovie italiane). I comprimari: Antonio Di Pietro (Ministro Infrastrutture 2007-2008), Prof. Mario Baldassarri (Segretario CIPE 2005), Altero Matteoli (Min. Ambiente 2004). Omissioni? Imperizie? Negligenze? Attendiamo l’AUDIZIONE in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati per consegnare il Dossier e le prove!

pubblicato il 4 Dicembre 2014 0







Ing. Michele Mario Elia

Ing. Michele Mario Elia











Dott. Antonio Di Pietro Ministro Infrastrutture 2007-2008

Dott. Antonio Di Pietro Ministro Infrastrutture 2007-2008











Prof. Mario Baldassarri Segretario CIPE Vicemin Economia nel 2005

Prof. Mario Baldassarri Segretario CIPE Vicemin Economia nel 2005

















Come ogni OPERA BUFFA che si rispetti, anche nel progetto del bypass ferroviario di Falconara M. c’è l’elemento scatenante che, ovviamente, pubblichiamo integralmente.

E’ la lettera datata 8 luglio 2008 che la Direzione Aeroportuale Ancona-Pescara dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) inviò al Presidente della Regione Marche Gianmario Spacca, ad RFI SpA Direzione Compartimentale Ancona, alla Società Aerdorica SpA, alla Direzione Generale ENAV, alla Provincia di Ancona e ai Comuni tra cui Falconara M.
La lettera dell‘ENAC faceva intendere che quella Direzione aveva saputo casualmente del bypass ferroviario che “attraversando ortogonalmente il sentiero di avvicinamento alla pista di atterraggio dell’aeroporto” di Falconara, avrebbe potuto produrre limitazioni consistenti al traffico aereo compromettendone in maniera significativa l’aspetto commerciale, concludendo che riteneva opportuna una valutazione congiunta con i progettisti … Cosa che, chiaramente, fino a quella data non era mai avvenuta!

L’elemento scatenante portò alla ribalta la “star” dell’OPERA BUFFA: l’Ing. Michele Mario Elia, attuale Capo delle Ferrovie italiane e A.D. di RFI SpA nel 2008, i cui elementi di risposta dispensati fino al 7 maggio 2008  coinvolgono anche l’ex Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro il quale, con uno scambio epistolare, informò i Comitati falconaresi della verifica predisposta presso l’AD di RFI.

lettera Min Di Pietro e AD Elia 6 febb 2008 lettera min Di Pietro e AD Elia 7 maggio 2008

Il 6 febbraio 2008 Michele Mario Elia “ESCLUSE INTERAZIONI CON IL CONO DI VOLO E CON IL SENTIERO LUMINOSO DI APPROCCIO ALL’AEROPORTO” aggiungendo che le Autorità portuali non avevano fatto mai pervenire osservazioni al progetto!

Il 7 maggio 2008 Michele Mario Elia ribadì al Ministro Di Pietro che il bypass ferroviario “è perfettamente congruente con i vincoli cogenti sull’area aeroportuale, con il tracciato planimetricamente al di fuori del sentiero luminoso dell’aeroporto”. RFI, scrisse Elia, aveva già relazionato quelle stesse valutazioni nel 2004 in uno studio specifico al Ministero dell’Ambiente “sulla base di indicazioni ricevute da funzionari dell’Aeroporto di Falconara M.”
Dato che ENAC e ENAV non ne sapevano nulla, CHI ERANO E CHE COSA RAPPRESENTAVANO QUEI FUNZIONARI DELL’AEROPORTO DI FALCONARA CHE FORNIRONO INDICAZIONI?

Se fossero stati dell’ENAC o dell’ENAV perché l’Ing. Michele Mario Elia non lo disse?

Dunque c’è da stabilire se quegli elementi di risposta forniti al Ministro dall’AD di RFI SpA siano frutto di omissioni, falso in atti pubblici, negligenza, imperizia o sbadataggine.
Michele Mario Elia ha omesso di informare e coinvolgere l’ENAC e l’ENAV dal 2003 al 2008 oppure se ne è semplicemente dimenticato?
Le strutture di RFI di cui era a capo si sono sostituite indebitamente - per 5 anni - ad ENAC ed ENAV nella valutazione delle interferenze?
Il Ministro dell’Ambiente Altero Matteoli, il Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro e il Segretario del CIPE Mario Baldassarri sono stati tratti in inganno dagli elementi di risposta dell’Ing. Mario Michele Elia, oppure ci sono responsabilità dei Ministeri e del CIPE stessi che non hanno accertato la veridicità di quelle valutazioni?
Come considerare un progetto preliminare valutato e approvato bypassando l’obbligo di legge di assumere le valutazioni ed il parere dei due unici Enti titolari (ENAC ed ENAV) dell’interferenza della ferrovia con l’aeroporto delle Marche?
E’ credibile un progetto definitivo elaborato sulla base delle irregolarità del preliminare?
Siamo in presenza di FATTI CONCRETI molto pesanti che è compito della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati vagliare attraverso i suoi poteri conoscitivi, di controllo e di indirizzo.
L’Ondaverde e i Comitati Villanova e Fiumesino stanno solo aspettando la convocazione in AUDIZIONE per poter consegnare il DOSSIER dell’Opera Buffa.


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