Bypass ferroviario Falconara Marittima: i soldi basteranno solo per i binari? Ecco le opere di compensazione che probabilmente non verranno mai realizzate e quelle già rifiutate! RFI rifila un pugno sullo stomaco al Comune di Falconara Marittima che, con le opere di mitigazione/compensazione, si è illuso di “incassare” un pugno di mosche! PREDATO ancora una volta il territorio di Falconara M.!
Il 16 dicembre 2015, RFI SpA ha rifilato un pesante pugno allo stomaco del Comune di Falconara in risposta alla richiesta delle agognate opere compensative e mitigative da inserire nel progetto esecutivo del Bypass Ferroviario poiché i soldi sono sufficienti solo per i binari del bypass mentre tutto il resto si vedrà o, addirittura, il Comune se lo deve scordare!
In sostanza (citando la Delibera Giunta Comunale di Falconara del 30dic2015 :
1) le opere stradali di ricucitura della viabilità urbana interferita dal bypass - già inserite nel 2011 dal CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) nell’approvazione del progetto definitivo -”potranno essere recepite qualora, a seguito delle necessarie valutazioni che seguiranno lo sviluppo dei progetti di variante, risulterà verificata la piena compatibilità con il quadro economico approvato dal CIPE“.
2) Le “Opere di mitigazione e compensazione (…) non potranno essere accolte, poiché non previste dalla delibera di approvazione CIPE e quindi risultano sia non assentite sotto il profilo urbanistico e ambientale e sia non previste nel Piano Economico dell’intervento“.
Prima di descrivere nel dettaglio le opere rifiutate, sottolineiamo ancora una volta, con tristezza e rabbia, che siamo giunti all’epilogo di quanto abbiamo detto e scritto dal 2002 sulle conseguenze del bypass ferroviario: un progetto sbagliato perché pensato e inserito a forza su una zona sbagliata il quale, pertanto, userà e distruggerà ancora una volta il territorio di Falconara Marittima senza lasciare alcun beneficio.
Quanto asseriamo era palese fin dal 2003 sul progetto preliminare, ma né le Amministrazioni comunali di centro sinistra né le ultime due di centro destra hanno voluto vedere ed ascoltare, ipnotizzate dal miraggio delle compensazioni infrastrutturali ed ambientali da dispiegare sotto gli occhi degli elettori come fossero vere opere pubbliche piuttosto che opere concesse da distratti Ministeri per far dimenticare lo scempio territoriale perpetrato dal bypass ferroviario.
L’esito annunciato da RFI SpA con la nota del 16 dicembre scorso non deve far credere che le compensazioni e le mitigazioni promesse siano state una trappola ordita nei confronti delle ignare Amministrazioni comunali falconaresi. Le trappole sono, per loro natura, quasi invisibili!
Al contrario, con il bypass ferroviario da subito TUTTI potevano vedere che l’opera costava molto, i soldi non c’erano o erano molto pochi.
Infatti già nel 2005 per i 210 M€ necessari per la realizzazione del bypass esisteva una copertura finanziaria di soli 6 M€ (Delibera CIPE n. 96 del 29.07.05) senza tuttavia l’indicazione, da parte del Ministero Infrastrutture e Trasporti, delle ulteriori fonti di copertura finanziaria dell’intera opera! Con quella incertezza economico/finanziaria che si è aggravata ulteriormente negli anni, chi si è illuso di incassare opere pubbliche e ambientali di compensazione non è un truffato, bensì è un complice del futuro scempio del territorio dato che ha avuto tutto il tempo ed il modo di fermare il suo assenso al bypass. Ci riferiamo alla Conferenza dei Servizi istruttoria presso il Ministero delle Infrastrutture del marzo 2009 in cui il Sindaco Brandoni ha dato il suo formale assenso al progetto definitivo e alla tardiva elaborazione del Piano di Rischio Aeroportuale che, con un pasticcio degno di un’indagine della Procura della Repubblica, ha reso compatibile il progetto del bypass (con l’incredibile assenso anche dell’ENAC!).
Ma vediamo nel dettaglio le opere quasi rifiutate (in blu) e quelle rifiutate tout court (in rosso) dal soggetto attuatore del bypass:
a) Cessione dell’area e realizzazione a propria cura e spese ivi compresa la progettazione, della strada extraurbana secondaria di collegamento tra il cavalca-ferrovia proveniente dalla zona artigianale e la SS16 (per mezzo della via Caserme), dotata di due corsie, marciapiedi e banchine laterali, percorso pedo-ciclabile e parcheggio in linea, parallela alla bretella di raccordo tra la linea Adriatica e la linea Orte-Falconara”, inclusa la rotatoria compresa tra la nuova strada e la via Caserme, contestualmente al nuovo viadotto di via Castellaraccia;
b) prolungamento del sottopasso pedonale tra quello già esistente a servizio della Stazione Falconara-Stadio e il nuovo Parcheggio Scambiatore, passando al di sotto del progettato rilevato ferroviario.
c) rotatoria in corrispondenza della curva di Via Aeroporto e dell’accesso al nuovo parcheggio scambiatore, oltre che della nuova bretella di collegamento con via Caserme.
d) nuova viabilità Villanova: saranno a carico di RFI tutte le opere di connessione alla viabilità esistente nonché quelle di risulta dell’attuale sottopasso (…) realizzare un tratto di pista ciclabile dal sottopasso pedo-ciclabile esistente alla SS16 altezza raffineria API a carico di R.F.I.
e) tratti di viabilità locale, interferenti con il progetto del By Pass Ferroviario, che dovranno essere sottoposti a manutenzione straordinaria della pavimentazione stradale (rifacimento di tappeto in conglomerato bituminoso, binder, ecc..) anche in funzione della cantierizzazione dei luoghi che renderà necessario l’utilizzo delle strade locali da parte di mezzi pesanti
Siccome il tracciato ferroviario intercetta, in riva sinistra del fiume, la parte privata del “Parco del Cormorano” mentre in riva destra, la parte pubblica utilizzata come “Orto Botanico” incluso nell’ambito del futuro “Parco Territoriale”, le opere chieste e rifiutate tout court sono le seguenti:
i. prevedere, in riva sinistra, una consistente piantumazione e realizzazione di sistemi insonorizzanti che abbattano l’impatto acustico al fine di garantire che il Parco del Cormorano possa continuare ad essere utilizzato per attività ricreative e culturali tra le quali concerti, rappresentazioni teatrali ecc.
ii. prevedere, sempre in riva sinistra, a parziale compensazione del danno causato in riva destra, l’acquisizione, la sistemazione a verde e la cessione gratuita al Comune dell’intera area “Parco del
Cormorano” attualmente di proprietà privata
iii. prevedere, in riva destra, la acquisizione, la sistemazione a verde e la cessione gratuita al Comune di un’area almeno equivalente a quella attualmente sistemata ad “Orto Botanico” in quanto compromesso dal nuovo tracciato ferroviario
iv. prevedere lungo il tracciato (sia esso a raso che in viadotto o in rilevato) maggiori e più consistenti macchie arboree.
v. prevedere l’integrazione delle barriere antirumore con adeguati apparati vegetazionali che ne mitighino l’impatto
vi. predisposizione, da parte di RFI, di un progetto generale quali-quantitativo, da condividersi con il Comune, che dimostri il raggiungimento di elevati standard di mitigazione visiva e acustica.
Infine, è stata rifiutata anche l’inclusione, tra le opere a totale carico di RFI, dei lavori, da meglio definire in accordo tra le parti, atti a garantire un uso pubblico dell’edificio ubicato in area di risulta contermine al sottovia di via Nazionale ai margini del quartiere di Villanova e cessione gratuita al Comune di Falconara.
Scriveva Carlo Collodi ne “Le avventure di Pinocchio”: “Non ti fidare, ragazzo mio, di quelli che promettono di farti ricco dalla mattina alla sera. Per il solito, o sono matti o imbroglioni“!
Schematizziamo graficamente su googlemap, su progetto definitivo di RFI, e su prevista Variante PRG del Comune di Falconara Marittima, alcune delle compensazioni rifiutate o in dubbio.
I Presidenti delle Associazioni: Franco Budini - Alfredo Campanelli - Loris Calcina (3339492882)
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7 Risposte to “Bypass ferroviario Falconara Marittima: i soldi basteranno solo per i binari? Ecco le opere di compensazione che probabilmente non verranno mai realizzate e quelle già rifiutate! RFI rifila un pugno sullo stomaco al Comune di Falconara Marittima che, con le opere di mitigazione/compensazione, si è illuso di “incassare” un pugno di mosche! PREDATO ancora una volta il territorio di Falconara M.!”
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