Rigassificatori: da Trieste la sterilizzazione del mare e la diminuzione degli stock ittici approda alla Commissione europea! La Regione Marche ignorò lo stesso problema posto da decine di associazioni per il rigassificatore di API Nòva Energia!

pubblicato il 25 Novembre 2013 0





schiuma-spiaggiata

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Il 31 ottobre scorso l’eurodeputato Andrea Zanoni ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea sul rigassificatore a ciclo aperto di Porto Viro, in provincia di Rovigo e ha chiesto che “L’U.E. faccia luce sugli effetti dei rigassificatori a ciclo aperto sull’ecosistema marino per scongiurare eventuali disastri naturali e pericoli per le comunità costiere (…) Il sospetto è che l’attività del rigassificatore possa influire sulla diminuzione degli stock ittici registrata nell’area e con la recente e anomala moria di delfini e tartarughe“.

http://www.andreazanoni.it/it/news/comunicati-stampa/rigassificatore-porto-viro-%28ro%29-zanoni-l-ue-verifiche-le-conseguenze-sull-ecosistema-marino.html




schiuma-rigassificatore-porto-viro

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L’interrogazione dell’On. Zanoni ha utilizzato riscontri ed argomentazioni che il Comitato Scientifico WWF di Trieste ha finito di elaborare ad ottobre 2011 con il documento L’utilizzo di acqua di mare negli impianti di rigassificazione del gnl. Documento di approfondimento

In particolare: “Il problema è che l’impianto (…) utilizza grandi quantitativi d’acqua di mare che poi restituisce a temperature inferiori, con una maggiore presenza di cloro-derivati e sostanzialmente sterile, ovvero priva del suo contenuto di larve, gameti e sostanze nutritive, incapace di rendere all’ambiente i servizi ecosistemici. Il rimescolamento dell’acqua a grande velocità e forte pressione, inoltre, produce ingenti schiume in mare. Tali effetti sembrerebbero interferire con l’ecosistema marino, in particolare con la fauna ittica, alterando il già precario equilibrio della zona del mar Adriatico interessata, aspetti rilevati dalle amministrazioni locali e confermati dall’Agenzia regionale per la Prevenzione e l’Ambiente  (ARPA) Emilia Romagna”.

Sono gli stessi argomenti sollevati e proposti il 12 aprile 2011 da 23 (ventitre!) tra associazioni, comitati e partiti nel documento sottoscritto, illustrato e protocollato ai Consiglieri della Regione Marche per indurli a rivedere l’impatto ambientale sul mare del ciclo aperto che verrà usato anche dal rigassificatore di API Nòva Energia.

Avevamo amichevolmente ricevuto quelle valutazioni dei Biologi di Trieste ad aprile 2011 e speravamo di essere ascoltati … Non sappiamo se tutti i Consiglieri regionali lessero quelle valutazioni.

Di certo si fecero convincere dalla seguente risposta/scaricabarile (paragrafo 5.3) dei Dirigenti Responsabili del procedimento di V.I.A. regionale, Geol. David Piccinini e Arch. Velia Cremonesi: “Circa l’ultima osservazione mossa e relativa agli approfondimenti sugli effetti dei biocidi sull’ecosistema marino che in situazioni analoghe sono stati effettuati dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca e la protezione Ambientale), questa posizione di funzione ribadisce che l’istruttoria regionale è stata condotta con il contributo tecnico scientifico di ARPA Marche che costituisce agenzia locale in diretta connessione con tale istituto“.

Al riguardo l’ARPA Marche - settore acque - non proferì mai parola!

I Consiglieri regionali votarono il via libera al rigassificatore di API Nòva Energia nel luglio successivo.

Immaginiamo che nessuno di costoro - dai Consiglieri regionali ai Responsabili della V.I.A. fino ai responsabili dell’ARPAM tirati in ballo - si sentano un po’ a disagio per queste “disattenzioni” o mancati “approfondimenti” che potrebbero determinare ingenti danni al settore ittico.

Non osiamo certo pensare che - qualora la U.E. confermi i riscontri e le valutazioni dei Biologi triestini e del WWF - i nostrani Consiglieri regionali e i Dirigenti vari possano sentirsi responsabili di alcunché … Sicuramente la responsabilità sarà sempre di qualcun altro!

Ora il punto è capire CHI NON SAPEVA - ed allora dovrebbe andarsene per incapacità! - e CHI SAPEVA MA NON HA APPROFONDITOPerché non ha approfondito?

Staff Comitato Villanova - l’Ondaverde ONLUS

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