GIORNATA MAGLIETTE BIANCHE: Sabato 14 settembre, le nostre “3 ore per la salute” sono state indiscutibilmente PIENE DI VITA!

Pubblicato il 18 Settembre 2019 Nessun Commento »

Sabato 14 settembre, le nostre “3 ore per la vita” sono state effettivamente ed indiscutibilmente PIENE DI VITA.

La vita di tanti falconaresi che hanno partecipato alla manifestazione nazionale per chiedere la soluzione dei problemi di inquinamento delle città più inquinate di Italia, i SIN, di cui Falconara Marittima purtroppo fa parte. Indossando una maglietta bianca, come a dire che abbiamo tutti bisogno di respirare aria pulita contro il nero dei fumi inquinanti, ci siamo ritrovati nella nostra casa comune, la Galleria delle Idee dove abbiamo ascoltato con trasporto, commozione e rabbia i racconti di Beatrice Ruscio sul suo libro “LEGAMI DI FERRO”.
I legami di ferro raccontano della condizione aberrante di inquinamento in cui versano il quartiere Tamburi di Taranto in Italia e Piquà de Baixo in Brasile a causa della stessa nefasta presenza di multinazionali che lavorano il ferro e che in barba alle leggi e indifferenti alla vita umane, inquinano e funestano la popolazione ivi residente.
Ma i legami di ferro non sono solo legami “industriali”, ma sono soprattutto i legami di solidarietà e di mutuo aiuto che si creano tra realtà, luoghi e persone che conducono le stesse battaglie per il rispetto della vita. Come è successo oggi tra i cittadini di Falconara, Livorno, Gela, Augusta,Taranto e Manfredonia che tutti insieme hanno promosso la manifestazione “3 ore per la nostra salute”.
Ci piace raccontare quelle tre appassionate ore con le parole della stessa autrice, Beatrice Ruscio:

Decine di persone attente, interessate, a tratti commosse hanno seguito il mio intervento, tutte con addosso la maglietta bianca simbolo del flash mob di oggi che legava tra loro molti dei siti inquinati italiani. Legami di ferro anche questi, più forti di qualunque cosa…Grazie a tutte le persone presenti che mi hanno dimostrato stima, apprezzamento e tanto, tanto calore. I vostri sorrisi, le strette di mano sincere e la commozione negli occhi di tanti mi resteranno nel cuore“.


TG1 14 settembre

https://www.facebook.com/1611743038863757/videos/933302120361399/


TGR Marche 14 settembre

https://www.facebook.com/1611743038863757/videos/545511142857923/


Radio 1 13 settembre: SIN domani in piazza, intervista al Ministro Sergio Costa

https://www.raiplayradio.it/audio/2019/09/RADIO1-GIORNO-PER-GIORNO-b74fccad-5836-4235-abf4-7328f64e850e.html?wt_mc=2.www.fb.raiplayradio_ContentItem-b74fccad-5836-4235-abf4-7328f64e850e.&wt&fbclid=IwAR1SJtbYaJaLoC-gA2t0WU8KyS0U4viuOD1ARLCUSnCz0kbR88n6l2vrT9E

L’Ondaverde Onlus e Comitato Mal’aria - Falconara M.ma



Manifestazione nazionale “3 ore per la vita” promossa dal Coordinamento Magliette bianche. Falconara Marittima promuove e aderisce con presentazione del libro “Legami di Ferro” con la presenza dell’autrice Beatrice Ruscio. SABATO 14 SETTEMBRE 2019 alle ore 16,30 alla Galleria delle Idee di Falconara.

Pubblicato il 12 Settembre 2019 Nessun Commento »

SABATO 14 SETTEMBRE alle ore 16,30 si terrà alla Galleria delle Idee di Falconara la presentazione del libro “Legami di Ferro” con la presenza dell’autrice Beatrice Ruscio.

Questo evento apre la nuova stagione della Galleria delle Idee dopo i successi delle iniziative dello scorso inverno e si inserisce all’interno della manifestazione nazionale “3 ore per la vita” promossa dal coordinamento Magliette bianche, alla quale stanno aderendo progressivamente diverse località d’Italia classificate come S.I.N. (Siti Interesse Nazionale per le bonifiche da effettuare).

“Magliette bianche” per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica verso la difesa dell’ambiente, per un mondo pulito ed eco-sostenibile, attraverso l’organizzazione di eventi, dibattiti, incontri lungo tutta la penisola. A Falconara abbiamo scelto di promuovere il libro “Legami di ferro” che, come dice il titolo stesso, racconta del legame ideale tra due città, Taranto e Piquiá de Baixo in Brasile, accomunate dallo stesso sventurato destino di essere città ad elevatissimo tasso di inquinamento ambientale a causa del ferro che nella prima si trasforma industrialmente e nella seconda si estrae dalle miniere.

Beatrice Ruscio, autrice del libro, parlerà della sua esperienza di attivista a sostegno del diritto fondamentale alla salute, attraverso questo viaggio che lega appunto l’Italia al Brasile, per estendersi a tutte le città che si trovano ad affrontare logoranti battaglie per la salvaguardia del diritto alla vita. Questo libro, come racconta la sua autrice, che “nasce da un viaggio, da una missione del cuore, che ci ha portati dall’altra parte del mondo a confrontarci con popoli tanto lontani da noi eppure così incredibilmente vicini. Parla di legami di ferro, sporchi e inquinanti, come quel minerale che dal Brasile arriva fino a Taranto, a ricoprire e contaminare ogni cosa; ma anche dei legami ben più solidi e inattaccabili che si sono creati tra le persone. Legami nati dalla consapevolezza di vivere lo stesso dramma, dalla stessa voglia di rivalsa nei confronti di un sistema non più sostenibile e dalla stessa sete di giustizia”.

L’ingresso all’evento è gratuito. E’ gradita la maglietta bianca!

Evento fb al linkhttps://www.facebook.com/events/391819184811039/

L’Ondaverde Onlus e Comitato Mal’aria - Falconara M.

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Sito: www.comitati-cittadini.org



Qual è la procedura per individuare le aziende che producono esalazioni che ammorbano e degradano la qualità della vita dei cittadini di Falconara Marittima? Dialogo (vero!) tra 15 falconaresi e una squadra dei Vigili del Fuoco intervenuta per un sopralluogo.

Pubblicato il 28 Agosto 2019 Nessun Commento »

Riceviamo e pubblichiamo una nota di un cittadino di Falconara su quanto successo nella tarda serata di venerdì 23 agosto 2019.


Alle ore 22:15 di venerdì 23 agosto c.a. ero a casa e insieme a mia figlia e mia moglie stavo guardando la tv, un piccolo ma per noi grande momento familiare, perché stavamo guardando nostro figlio: un modo semplice per stare insieme con la famiglia anche se non tutti insieme fisicamente.

All’improvviso, avendo le finestre aperte, abbiamo iniziato a percepire un olezzo sempre più intenso di idrocarburi. Ci siamo quindi affacciati per esserne certi e nel frattempo, mentre stavamo pensando di chiudere le finestre, era già troppo tardi: la cucina era satura di esalazioni.

Nel nostro terrazzo esposto verso Senigallia, le esalazioni, che ci avevano raggiunto, le percepivamo ancora più nitidamente: a me in gola, diventata amara e disgustosa, a mia moglie, invece, essendo asmatica, creavano disagi respiratori, mentre a mia figlia iniziavano a bruciare leggermente gli occhi. Si decideva quindi, pur avendo l’olezzo già in tutta casa, di chiudere momentaneamente le finestre. Si attendevano alcuni minuti, per vedere se cessava, ma ad esalazioni ancora presenti alle ore 22.29 decidevo di segnalare l’episodio chiamando il numero verde comunale (800122212), subito dopo informavo anche il 112 il quale immediatamente mi ha passato i VV.F.

Dopo aver raccontato il fatto, dall’operatore mi sono sentito dire: “mando una squadra, ma sono stato personalmente in un’altra occasione in quella zona a misurare e non abbiamo rilevato nulla…”.

Coglievo così l’occasione per specificare all’operatore dei VV.F che la mia telefonata non era volta ad ottenere un loro intervento presso la mia abitazione, bensì e semmai nei potenziali siti da cui quelle esalazioni potevano provenire. Erano esalazioni simili a quelle che a volte si percepiscono passando davanti alla raffineria di Falconara. L’operatore a quel punto mi ha espresso che non avrebbe mandato qualcuno altrove all’infuori di casa mia, sollecitandomi a confermare o meno la richiesta di intervento. Personalmente gli ho specificato che non volevo assumermi la responsabilità di far venire una squadra sotto casa mia quando questo si sarebbe rivelato inutile: il loro intervento sarebbe stato potenzialmente utile se finalizzato a verifiche in altri luoghi. L’operatore seccato dalla mia insistenza su questo aspetto ad un certo punto mi ha salutato, chiudendo la chiamata.

Sono stato però richiamato, qualche minuto dopo, precisamente alle ore 22,57, dai VV.F che mi informavano che una loro squadra sarebbe arrivata da me, non altrove, “…vengono a casa sua…”, poi di nuovo la conversazione è stata chiusa.

A quel punto mi sono preparato a scendere, in attesa del loro arrivo, con la speranza di riuscire ad ottenere da parte loro verifiche in altri luoghi ma non a casa mia.

La squadra è arrivata precisamente alle ore 23:20.

Nel frattempo l’olezzo non era da me e la mia famiglia più percepito, come capita spesso perché la durata di questi episodi è di circa 30 minuti, a volte meno, altre volte intermittenti sia in durata che in intensità, forse a seconda della direzione dei venti.

E’ arrivato quindi il camion dei pompieri e in pochi minuti si radunano sotto casa mia anche una quindicina di persone del quartiere.

Ho spiegato subito alla squadra di Vv.f di non aver richiesto un loro intervento presso la mia abitazione, cercando di far capire loro la situazione. Davanti a ciò il capo squadra mi ha detto “…allora che cosa ci ha chiamato a fare? …”.

Provo quindi a spiegare ulteriormente, specificando loro che la mia chiamata è stata a loro indirizzata dal 112 e che ho da subito spiegato la situazione. Il caposquadra nel frattempo proseguiva manifestando l’intenzione di fare una misurazione e di riportare nel loro verbale che non avevano rilevato nulla, senza aggiungere altro.

Il caposquadra, incalzato dai presenti, ha continuato a dire, a ripetere “…è la procedura…”, “…Voi chiamate e noi arriviamo sul posto della chiamata, non rientra nei nostri compiti entrare dentro un’azienda e non sapremmo cosa andare a fare, a meno che non veniamo da essa chiamati per una Emergenza incidentale…”.

A quel punto alcuni dei presenti hanno osservato: “…Ma qualora questi episodi non fossero dovuti a incidenti e tenuto conto che comunque ci sono state esalazioni, quale eventuale azienda Vi chiamerebbe mettendo in chiaro una manovra errata, un blocco degli impianti momentaneo o altro?”.

E ancora, da parte delle persone presenti: “…quando siete in intervento non siete dei pubblici ufficiali che possono quindi presentarsi e pretendere informazioni documentali dai possibili responsabili? Cioè non dovreste andare oltre la semplice chiamata in azienda e affidarvi unicamente alla risposta telefonica che vi dice “…qui va tutto bene”? ….”.  A queste domande dei cittadini presenti seguiva riscontro negativo: “…signori questa non è la procedura…”.

Così gli ho chiesto di mettere a verbale la mia richiesta che provvedessero loro, preso atto della segnalazione di esalazioni di idrocarburi e del loro successivo intervento presso la mia abitazione, ad acquisire una relazione da parte di tutte le aziende presenti su Falconara e potenzialmente responsabili di dette esalazioni, circa gli impianti in funzione e le lavorazioni in corso, almeno dalle ore 22 alle ore 23.

A questa richiesta ancora una volta la risposta è stata: “non è questa la procedura”. A quel punto ho ulteriormente insistito affinché quanto meno si provvedesse a verbalizzare la mia richiesta.

Poi ho aggiunto che a mio avviso così facendo, anzi così non facendo, si continuava a lasciare la popolazione in balia delle esalazioni. I problemi, nel caso di esalazioni industriali moleste, si affrontano soltanto iniziando a cercare le cause delle stesse.

Sono in attesa di verificare se la mia richiesta sia stata messa a verbale.

Un cittadino di Falconara Marittima






Aria di Falconara Marittima del 14 agosto 2019 sottovento rispetto alla raffineria API: mattinata con ennesime esalazioni di zolfo! Siamo in attesa di risposte dalla Regione e di un confronto ad un tavolo tecnico istituzionale che veda presenti anche Ministero della Salute e dell’Ambiente, sono quasi due anni che lo chiediamo alla Prefettura. Le risposte ci appaiono sempre più lontane ed evanescenti mentre i problemi restano.

Pubblicato il 15 Agosto 2019 Nessun Commento »

Tra le ore 11,30 e le 12,15 circa il Comitato Mal’aria di Falconara ha avuto notizia di esalazioni intense tipo “zolfo”, che hanno interessato diverse zone della città: centro, Piazza Europa, via Colombo, ecc. Le persone hanno utilizzato vari mezzi per segnalare: la recente app, le telefonate al numero verde comunale 800.122.212 (che essendo in quel momento orario di ufficio indirizzava direttamente all’ufficio ambiente), i social. Ciò che con questo intervento vogliamo rappresentare è che le persone sono stanche, stanche di come le istituzioni facciano sembrare di avere a cuore questo problema delle esalazioni industriali che raggiungono ora questa ora quella zona della città (a seconda della direzione dei venti), senza tuttavia esercitare una reale volontà di incidere su di esse.

Il problema - serio e reale- è rappresentato dal fatto che le esalazioni ci sono e molto spesso, i dati di eccesso di mortalità e ricoveri per diverse patologie anche.

Ciò che da anni chiediamo alle istituzioni è di assumere su Falconara e tutta la zona ex AERCA un’attività capace di incidere su un problema rimasto tale nel corso degli anni, anzi peggiorato. Vogliamo in proposito informare che la Regione Marche, dopo la Delibera 541/19 e le proteste che ne sono seguite, ci ha convocato. Una nostra delegazione ha partecipato ad un incontro concordato per il 24/6/2019, ma si è trattato di un nulla di fatto. L’Assessore regionale all’ambiente Angelo Sciapichetti in quella occasione ci ha infatti rivolto una proposta irricevibile, pretendendo a distanza di alcuni giorni anche una nostra risposta ufficiale, che non abbiamo mancato di fornirgli, ora siamo noi in attesa di una sua risposta.

Informiamo inoltre che non abbiamo apprezzato la scelta dell’Ill.mo Sig. Prefetto di Ancona circa l’approvazione provvisoria del Piano di Emergenza Esterno (PEE) della raffineria, in mancanza delle conclusioni del Comitato Tecnico Regionale (Vv.f) sul Rapporto di Sicurezza dell’azienda: in un contesto di grave crisi ambientale e sanitario come quello di Falconara non devono essere assunti provvedimenti provvisori, tantomeno quando si tratta di sicurezza.

Siamo in attesa quindi di risposte dalla Regione e di un confronto ad un tavolo tecnico istituzionale che veda presenti anche Ministero della Salute e dell’Ambiente, sono quasi due anni che lo chiediamo alla Prefettura. Le risposte ci appaiono sempre più lontane ed evanescenti mentre i problemi restano.

Allo stesso modo permane nei nostri confronti il respingimento del Comune di Falconara, il quale ha voluto liquidare a mezzo stampa la nostra offerta di collaborazione gratuita, senza neanche fornire una risposta scritta e quindi ufficiale ai punti da noi proposti nella commissione consiliare ambiente svoltasi il 22 gennaio 2019.

Questo è il quadro, questa la situazione attuale.

Non si tratta di uno stallo, bensì di un vero e proprio blocco, un respingimento su tutti i fronti che i cittadini non accetteranno.

L’Ondaverde Onlus e Comitato Mal’aria - Falconara M.


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Dal 2003 al 2017 le emissioni di Composti Organici Volatili dalla raffineria API sono aumentate del 35% nonostante le Migliori Tecnologie (BAT) di contenimento si siano evolute. Il Ministero dell’Ambiente, la Regione Marche, il Comune di Falconara M. hanno sempre saputo perché è API stessa che, nei suoi Rapporti annuali puntualmente recapitati ai decisori politici, ha dichiarato le quantità di COV emesse. Ci sono ipotesi di reato a carico di coloro che per 15 anni nulla hanno fatto per far diminuire quei CANCEROGENI e PROBABILI CANCEROGENI riversati sui cittadini di Falconara Marittima che, intanto, si sono ammalati di più che nel resto delle Marche?

Pubblicato il 24 Luglio 2019 Nessun Commento »

 

Le quantità di COV indicate in questo manifesto sono estratte dai Rapporti Ambientali che API raffineria di Ancona ogni anno, dal 2002, pubblica e distribuisce al Sindaco, agli Assessori e ai Consiglieri comunali di Falconara M. nonché ai Sindaci dei Comuni limitrofi. Tutti sanno, tutti hanno sempre saputo, tutti possono fare i confronti. Noi e i Consiglieri delle liste civiche CiC/FBC/SAF li abbiamo sempre letti attentamente e conseguentemente abbiamo sempre sentito la necessità di portarli all’attenzione di tutte le istituzioni a partire dai nostri interlocutori diretti e a conoscenza dell’opinione pubblica.

Staff comunicazione Ondaverde Onlus