ERA TUTTO ASSOLUTAMENTE NORMALE! L’originale e ottima pièce teatrale del Gruppo “Di Aria, di Fuoco, di Terra, di Mare” di Falconara Marittima è stato un successo di pubblico alla prima del 23 novembre scorso. Rilanciamo la recensione della scrittrice Beatrice Ruscio pubblicata su PEACELINK che ha definito il Gruppo teatrale “guerrieri tra la gente”!
Ospitiamo la recensione di Beatrice Ruscio (traduttrice free lance, sceneggiatrice, scrittrice) pubblicata su
https://www.peacelink.it//legamidiferro/a/47057.html#.Xd1z2ZT1Zv0.facebook
Una sera a teatro insieme ai guerrieri tra la gente
ERA TUTTO ASSOLUTAMENTE NORMALE
Spettacolo teatrale a cura della compagnia Di aria di fuoco di ferra di mare sulla situazione presente e passata della città di Falconara e sulla battaglia dei comitati cittadini per la salute e l’ambiente
26 novembre 2019
Guerrieri tra la gente.
È davanti ai guerrieri di Falconara e al racconto della vita di questa terra che mi sono trovata ad assistere sabato 23 novembre. Una storia cantata, narrata, danzata, che ha portato lo spettatore lungo un cammino a ritroso nel tempo, a quando questa terra sognava di vivere di turismo, gastronomia, quando sognava di diventare una delle perle turistiche dell’Adriatico, puntando sul loro bel mare, sull’ottimo cibo e sull’accoglienza calorosa. Invece, ad un certo punto della storia qualcosa è andato storto, ma non è così che lo hanno spiegato alla gente di Falconara. Eh si, perché come in tante parti d’Italia è arrivata l’industrializzazione, il progresso, il lavoro, lo stipendio fisso, le fabbriche, la raffineria e questo piccolo centro delle Marche ha cambiato per sempre la sua faccia. I sorrisi spensierati e i sogni di campare con il turismo sono stati spazzati via e al loro posto sono rimasti dei numeri impietosi citati negli studi epidemiologici, gente rassegnata al proprio destino e una sigla simile a quella che si trova vicino a tanti altri splendidi luoghi in Italia: SIN, sito di interesse nazionale. Interesse per cosa poi? Per la gente? Per la qualità della loro vita? Per il loro futuro? In pochi sono rimasti a Falconara a lottare sempre con la stessa forza, la stessa tenacia e voglia di raccontare la verità, aprire gli occhi alla gente, informare e formare cittadini attivi e consapevoli.
A loro, a questi guerrieri tra la gente è ispirato lo spettacolo teatrale ‘Era tutto assolutamente normale’, andato in scena per la prima volta sabato 23 novembre al teatro Marini di Falconara, interpretato dalla compagnia Di aria di fuoco di terra di mare per la regia di Lucia Palozzi. Io mi sono commossa, indignata, arrabbiata e poi ho sentito un forte senso di appartenenza, un sentimento di sincera vicinanza e amicizia. Perché la storia di Falconara è troppo simile alle tante storie che ho ascoltato in giro per l’Italia e alle storie della mia amata Taranto. Ieri sera in scena non c’erano solo i guerrieri di Falconara ma tutte le persone coraggiose che, da una parte all’altra di questo nostro paese avvelenato, lottano per il diritto alla salute e alla vita.
Mi auguro che questo spettacolo raggiunga gli altri Sin, stringa legami di ferro tra guerrieri che lottano per la stessa causa e che in questa narrazione si riconosceranno tristemente, come per uno scherzo del destino.
Spero che questo gruppo di persone straordinarie riesca ad incontrare i miei amici a Taranto, Salerno, Trieste, Colleferro, Savona, Cremona, Sesto Fiorentino, Melendugno, organizzare uno spettacolo in queste cittá, stringendosi tutti insieme in un abbraccio fraterno. Affinché tutto quello che queste comunità hanno dovuto subire nel corso degli anni non venga più considerato ‘assolutamente normale’.
Per chi volesse organizzare una rappresentazione dello spettacolo nella propria città può contattare la compagnia all’indirizzo mail: balduccialessia@tiscali.it
Era tutto assolutamente normale è stato recitato, musicato, suonato e cantato da: Lucia Palozzi, Lara Polita, Alessia Balducci, Raffaella Paoletti, Veronica Bastianelli, Margherita Baleani, Roberto Cenci, Roberto Fanelli, Marco Grattafiori.
Staff comunicazione l’Ondaverde Onlus
Qualità dell’aria e del mare nelle Marche: per il Direttore dell’ARPA Marche la situazione di Falconara Marittima non merita più di una “app”! Che cosa ci si può aspettare da chi continua a derubricare le esalazioni delle industrie insalubri a “fenomeni odorigeni”? Il commento di Ondaverde Onlus e del Comitato Mal’Aria.
Commento a dichiarazioni del Direttore Arpam su qualità aria e acqua delle Marche
Il Direttore dell’ARPAM, Giancarlo Marchetti, in questi giorni, a mezzo stampa, ha affermato che la qualità dell’aria e delle acque nelle Marche è migliorata.
Non si capisce bene e non viene dichiarato quali interventi messi in campo siano stati il motore di questo presunto miglioramento.
Il Direttore, nell’occasione, non ha speso alcuna parola per i drammi ecologici che affliggono il territorio di Falconara Marittima.
Solo per citare alcuni esempi ricordiamo:
- l’eccesso di patologie presenti confermato anche dai dati del Registro Tumori Regionale, che caratterizzano in negativo il SIN di Falconara;
- le continue esalazioni industriali moleste;
- gli innumerevoli sversamenti fognari con conseguenti divieti di balneazione, che hanno avuto un innegabile impatto negativo sulle matrici aria e acqua e soprattutto sulla qualità della vita dei nostri concittadini.
Era suo dovere denunciare quanto accade nel circondario falconarese, ma evidentemente lui pensa di aver fatto abbastanza con l’introduzione di una app. che amplia semplicemente le possibilità di effettuare segnalazioni, senza risolvere in realtà alcuno dei problemi che affliggono la comunità locale.
Tra l’altro l’installazione dei sensori attivabili da remoto, che sarebbe dovuta avvenire in base ai dati raccolti dalla succitata app. non è ancora avvenuta e su questo stallo del progetto non è stata rilasciata alcuna dichiarazione.
Potremmo dire che il Dott. Marchetti interpreta il suo ruolo in assoluta continuità rispetto ai suoi predecessori.
Il nostro giudizio è negativo nei suoi confronti perché da quando si è insediato ha mostrato una disponibilità di facciata, i dati e le criticità sono note, ma chi sta ai vertici prosegue per la sua strada senza una reale volontà di incidere.
Si continua a monitorare e a nostro avviso soprattutto a voler sottacere le evidenze negative.
Ondaverde Onlus e Comitato Mal’Aria - Falconara Marittima
GIORNATA MAGLIETTE BIANCHE: Sabato 14 settembre, le nostre “3 ore per la salute” sono state indiscutibilmente PIENE DI VITA!
Sabato 14 settembre, le nostre “3 ore per la vita” sono state effettivamente ed indiscutibilmente PIENE DI VITA.
La vita di tanti falconaresi che hanno partecipato alla manifestazione nazionale per chiedere la soluzione dei problemi di inquinamento delle città più inquinate di Italia, i SIN, di cui Falconara Marittima purtroppo fa parte. Indossando una maglietta bianca, come a dire che abbiamo tutti bisogno di respirare aria pulita contro il nero dei fumi inquinanti, ci siamo ritrovati nella nostra casa comune, la Galleria delle Idee dove abbiamo ascoltato con trasporto, commozione e rabbia i racconti di Beatrice Ruscio sul suo libro “LEGAMI DI FERRO”.
I legami di ferro raccontano della condizione aberrante di inquinamento in cui versano il quartiere Tamburi di Taranto in Italia e Piquà de Baixo in Brasile a causa della stessa nefasta presenza di multinazionali che lavorano il ferro e che in barba alle leggi e indifferenti alla vita umane, inquinano e funestano la popolazione ivi residente.
Ma i legami di ferro non sono solo legami “industriali”, ma sono soprattutto i legami di solidarietà e di mutuo aiuto che si creano tra realtà, luoghi e persone che conducono le stesse battaglie per il rispetto della vita. Come è successo oggi tra i cittadini di Falconara, Livorno, Gela, Augusta,Taranto e Manfredonia che tutti insieme hanno promosso la manifestazione “3 ore per la nostra salute”.
Ci piace raccontare quelle tre appassionate ore con le parole della stessa autrice, Beatrice Ruscio:
“Decine di persone attente, interessate, a tratti commosse hanno seguito il mio intervento, tutte con addosso la maglietta bianca simbolo del flash mob di oggi che legava tra loro molti dei siti inquinati italiani. Legami di ferro anche questi, più forti di qualunque cosa…Grazie a tutte le persone presenti che mi hanno dimostrato stima, apprezzamento e tanto, tanto calore. I vostri sorrisi, le strette di mano sincere e la commozione negli occhi di tanti mi resteranno nel cuore“.
TG1 14 settembre
https://www.facebook.com/1611743038863757/videos/933302120361399/
TGR Marche 14 settembre
https://www.facebook.com/1611743038863757/videos/545511142857923/
Radio 1 13 settembre: SIN domani in piazza, intervista al Ministro Sergio Costa
L’Ondaverde Onlus e Comitato Mal’aria - Falconara M.ma
Manifestazione nazionale “3 ore per la vita” promossa dal Coordinamento Magliette bianche. Falconara Marittima promuove e aderisce con presentazione del libro “Legami di Ferro” con la presenza dell’autrice Beatrice Ruscio. SABATO 14 SETTEMBRE 2019 alle ore 16,30 alla Galleria delle Idee di Falconara.
SABATO 14 SETTEMBRE alle ore 16,30 si terrà alla Galleria delle Idee di Falconara la presentazione del libro “Legami di Ferro” con la presenza dell’autrice Beatrice Ruscio.
Questo evento apre la nuova stagione della Galleria delle Idee dopo i successi delle iniziative dello scorso inverno e si inserisce all’interno della manifestazione nazionale “3 ore per la vita” promossa dal coordinamento Magliette bianche, alla quale stanno aderendo progressivamente diverse località d’Italia classificate come S.I.N. (Siti Interesse Nazionale per le bonifiche da effettuare).
“Magliette bianche” per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica verso la difesa dell’ambiente, per un mondo pulito ed eco-sostenibile, attraverso l’organizzazione di eventi, dibattiti, incontri lungo tutta la penisola. A Falconara abbiamo scelto di promuovere il libro “Legami di ferro” che, come dice il titolo stesso, racconta del legame ideale tra due città, Taranto e Piquiá de Baixo in Brasile, accomunate dallo stesso sventurato destino di essere città ad elevatissimo tasso di inquinamento ambientale a causa del ferro che nella prima si trasforma industrialmente e nella seconda si estrae dalle miniere.
Beatrice Ruscio, autrice del libro, parlerà della sua esperienza di attivista a sostegno del diritto fondamentale alla salute, attraverso questo viaggio che lega appunto l’Italia al Brasile, per estendersi a tutte le città che si trovano ad affrontare logoranti battaglie per la salvaguardia del diritto alla vita. Questo libro, come racconta la sua autrice, che “nasce da un viaggio, da una missione del cuore, che ci ha portati dall’altra parte del mondo a confrontarci con popoli tanto lontani da noi eppure così incredibilmente vicini. Parla di legami di ferro, sporchi e inquinanti, come quel minerale che dal Brasile arriva fino a Taranto, a ricoprire e contaminare ogni cosa; ma anche dei legami ben più solidi e inattaccabili che si sono creati tra le persone. Legami nati dalla consapevolezza di vivere lo stesso dramma, dalla stessa voglia di rivalsa nei confronti di un sistema non più sostenibile e dalla stessa sete di giustizia”.
L’ingresso all’evento è gratuito. E’ gradita la maglietta bianca!
Evento fb al link: https://www.facebook.com/events/391819184811039/
L’Ondaverde Onlus e Comitato Mal’aria - Falconara M.
Pagina FB: https://www.facebook.com/Comitato-Malaria-Falconara-M-1611743038863757/
youtube canale CICOVO: https://www.youtube.com/user/cicovo/videos
Sito: www.comitati-cittadini.org
Qual è la procedura per individuare le aziende che producono esalazioni che ammorbano e degradano la qualità della vita dei cittadini di Falconara Marittima? Dialogo (vero!) tra 15 falconaresi e una squadra dei Vigili del Fuoco intervenuta per un sopralluogo.
Riceviamo e pubblichiamo una nota di un cittadino di Falconara su quanto successo nella tarda serata di venerdì 23 agosto 2019.
Alle ore 22:15 di venerdì 23 agosto c.a. ero a casa e insieme a mia figlia e mia moglie stavo guardando la tv, un piccolo ma per noi grande momento familiare, perché stavamo guardando nostro figlio: un modo semplice per stare insieme con la famiglia anche se non tutti insieme fisicamente.
All’improvviso, avendo le finestre aperte, abbiamo iniziato a percepire un olezzo sempre più intenso di idrocarburi. Ci siamo quindi affacciati per esserne certi e nel frattempo, mentre stavamo pensando di chiudere le finestre, era già troppo tardi: la cucina era satura di esalazioni.
Nel nostro terrazzo esposto verso Senigallia, le esalazioni, che ci avevano raggiunto, le percepivamo ancora più nitidamente: a me in gola, diventata amara e disgustosa, a mia moglie, invece, essendo asmatica, creavano disagi respiratori, mentre a mia figlia iniziavano a bruciare leggermente gli occhi. Si decideva quindi, pur avendo l’olezzo già in tutta casa, di chiudere momentaneamente le finestre. Si attendevano alcuni minuti, per vedere se cessava, ma ad esalazioni ancora presenti alle ore 22.29 decidevo di segnalare l’episodio chiamando il numero verde comunale (800122212), subito dopo informavo anche il 112 il quale immediatamente mi ha passato i VV.F.
Dopo aver raccontato il fatto, dall’operatore mi sono sentito dire: “mando una squadra, ma sono stato personalmente in un’altra occasione in quella zona a misurare e non abbiamo rilevato nulla…”.
Coglievo così l’occasione per specificare all’operatore dei VV.F che la mia telefonata non era volta ad ottenere un loro intervento presso la mia abitazione, bensì e semmai nei potenziali siti da cui quelle esalazioni potevano provenire. Erano esalazioni simili a quelle che a volte si percepiscono passando davanti alla raffineria di Falconara. L’operatore a quel punto mi ha espresso che non avrebbe mandato qualcuno altrove all’infuori di casa mia, sollecitandomi a confermare o meno la richiesta di intervento. Personalmente gli ho specificato che non volevo assumermi la responsabilità di far venire una squadra sotto casa mia quando questo si sarebbe rivelato inutile: il loro intervento sarebbe stato potenzialmente utile se finalizzato a verifiche in altri luoghi. L’operatore seccato dalla mia insistenza su questo aspetto ad un certo punto mi ha salutato, chiudendo la chiamata.
Sono stato però richiamato, qualche minuto dopo, precisamente alle ore 22,57, dai VV.F che mi informavano che una loro squadra sarebbe arrivata da me, non altrove, “…vengono a casa sua…”, poi di nuovo la conversazione è stata chiusa.
A quel punto mi sono preparato a scendere, in attesa del loro arrivo, con la speranza di riuscire ad ottenere da parte loro verifiche in altri luoghi ma non a casa mia.
La squadra è arrivata precisamente alle ore 23:20.
Nel frattempo l’olezzo non era da me e la mia famiglia più percepito, come capita spesso perché la durata di questi episodi è di circa 30 minuti, a volte meno, altre volte intermittenti sia in durata che in intensità, forse a seconda della direzione dei venti.
E’ arrivato quindi il camion dei pompieri e in pochi minuti si radunano sotto casa mia anche una quindicina di persone del quartiere.
Ho spiegato subito alla squadra di Vv.f di non aver richiesto un loro intervento presso la mia abitazione, cercando di far capire loro la situazione. Davanti a ciò il capo squadra mi ha detto “…allora che cosa ci ha chiamato a fare? …”.
Provo quindi a spiegare ulteriormente, specificando loro che la mia chiamata è stata a loro indirizzata dal 112 e che ho da subito spiegato la situazione. Il caposquadra nel frattempo proseguiva manifestando l’intenzione di fare una misurazione e di riportare nel loro verbale che non avevano rilevato nulla, senza aggiungere altro.
Il caposquadra, incalzato dai presenti, ha continuato a dire, a ripetere “…è la procedura…”, “…Voi chiamate e noi arriviamo sul posto della chiamata, non rientra nei nostri compiti entrare dentro un’azienda e non sapremmo cosa andare a fare, a meno che non veniamo da essa chiamati per una Emergenza incidentale…”.
A quel punto alcuni dei presenti hanno osservato: “…Ma qualora questi episodi non fossero dovuti a incidenti e tenuto conto che comunque ci sono state esalazioni, quale eventuale azienda Vi chiamerebbe mettendo in chiaro una manovra errata, un blocco degli impianti momentaneo o altro?”.
E ancora, da parte delle persone presenti: “…quando siete in intervento non siete dei pubblici ufficiali che possono quindi presentarsi e pretendere informazioni documentali dai possibili responsabili? Cioè non dovreste andare oltre la semplice chiamata in azienda e affidarvi unicamente alla risposta telefonica che vi dice “…qui va tutto bene”? ….”. A queste domande dei cittadini presenti seguiva riscontro negativo: “…signori questa non è la procedura…”.
Così gli ho chiesto di mettere a verbale la mia richiesta che provvedessero loro, preso atto della segnalazione di esalazioni di idrocarburi e del loro successivo intervento presso la mia abitazione, ad acquisire una relazione da parte di tutte le aziende presenti su Falconara e potenzialmente responsabili di dette esalazioni, circa gli impianti in funzione e le lavorazioni in corso, almeno dalle ore 22 alle ore 23.
A questa richiesta ancora una volta la risposta è stata: “non è questa la procedura”. A quel punto ho ulteriormente insistito affinché quanto meno si provvedesse a verbalizzare la mia richiesta.
Poi ho aggiunto che a mio avviso così facendo, anzi così non facendo, si continuava a lasciare la popolazione in balia delle esalazioni. I problemi, nel caso di esalazioni industriali moleste, si affrontano soltanto iniziando a cercare le cause delle stesse.
Sono in attesa di verificare se la mia richiesta sia stata messa a verbale.
Un cittadino di Falconara Marittima