QUANTO CI COSTA IN SALUTE E AMBIENTE L’ATTUALE CENTRALE ELETTRICA API?

Pubblicato il 8 Luglio 2008 Nessun Commento »

47.829.000 € all’anno!

Chi li paga ? Li paghiamo TUTTI, come cittadini marchigiani, con le TASSE!!! Ogni anno, ogni marchigiano (dal neonato all’anziano) contribuisce con 31,80 €

… MA LA SALUTE ?

La SALUTE ce la mettono coloro che vivono nell’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale, quindi in particolare…TUTTI I FALCONARESI!

Ricapitolando, dall’inizio dell’attività della centrale elettrica IGCC dell’API abbiamo già pagato:

  • 334.803.000,00 € - costi per DANNI alla salute e all’ambiente
  • 223,00 € - cifra già pagata da ogni cittadino marchigiano

MA I FALCONARESI E I CITTADINI DELL’AERCA PAGANO

i polmoni di un fumatore e quelli di un non fumatore

E IN PIU’ CI RIMETTONO LA SALUTE!

Il calcolo che diffondiamo è possibile grazie al metodo Externe-E che abbiamo già applicato alla centrale elettrica più grande (520 MW) che l’API intende aggiungere alla raffineria e alla centrale IGCC.

Il metodo Externe-E permette di calcolare i costi reali di produzione dell’energia elettrica in base al combustibile usato. Per costi reali si intendono i costi dei danni procurati all’ambiente e alla salute dell’uomo che generalmente non vengono contabilizzati, MA ESISTONO E SONO PAGATI DALLA SPESA PUBBLICA!

Il metodo Externe-E è finanziato dall’Unione Europea (UE) ed è stato sviluppato attraverso differenti linee di ricerca presso qualificati Istituti europei tra cui l’ENEA italiana (Rapporto Energia Ambiente 2004)

Il calcolo dei costi sociali per la esistente centrale elettrica IGCC che brucia scarti catramosi (tar) gassificati del petrolio corrisponde da 3 a 6 cent€ per ogni kWh di energia elettrica prodotta. La centrale IGCC produce 1.594.300 MWh/anno che equivalgono a 1.594.300.000 kWhe/anno.

Moltiplicando la valutazione più bassa come costo sociale (3 cent€) per il totale dei kWh, otteniamo 47.829.000 € all’anno a carico dei cittadini!

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ScontiAmo l’API: caro benzina, falsi sconti e marketing territoriale

Pubblicato il 2 Luglio 2008 Nessun Commento »

La sbandierata operazione di marketing della raffineria API che consiste in uno SCONTO di - 2,4 cent/€ sulla BENZINA VERDE per chi si rifornirà presso le sue pompe, si è rivelata un boomerang e forse, tra un po’, vedremo cadere un’altra delle menti creative delle “pabblicrelescion” dell’azienda petrolifera.

Il reportage fotografico che pubblichiamo mostra che, ora, ai SELF-SERVICE di Falconara la benzina API costa da 2,5 ai 3,5 cent/€ in più che negli altri. Al SERVITO nei distributori API arriva a costare fino a 3,2 cent/€ in più degli altri!!!

PREZZI ai DISTRIBUTORI API clicca sulle immagini per ingrandirle
Pompa API Pompa Benzina API FalconaraM Pompa Banzina API Falconara P Pompa Benzina API Falconara S
PREZZI ai DISTRIBUTORI (ALTRI MARCHI)
Pompa Benzina ERG R Pompa Benzina Falconara M Pompa benzina Falconara M Pompa benzina Falconara S

Risultato: infastiditi i gestori delle altre pompe di benzina e indifferenti gli smaliziati automobilisti.Quindi attenti ai saldi estivi! “Tanto fumo e poco arrosto” come spesso accade…

La strombazzatura mediatica dell’operazione di marketing - “L’API distribuisce il pieno con lo sconto” oppure “L’API fa un regalo ai falconaresi” - sembra aver affascinato soltanto il Sindaco di Falconara e la sua Giunta, stordito il già confuso Partito Democratico…di sicuro non ha ammaliato l’attento consumatore Falconarese.

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CRONACA DI “NORMALI” GIORNATE FALCONARESI!

Pubblicato il 1 Luglio 2008 Nessun Commento »

Rumore? Esalazioni? Fai benzina e ti risarcisci!

Chissà quali considerazioni rimugineranno i cittadini di Falconara che per due giorni hanno avuto a che fare con gli effetti collaterali delle produzioni API! Cittadini stessi considerati EFFETTI COLLATERALI e valutati a 2,4 cent€ per ogni litro di benzina acquistata!

Domenica mattina una schiuma bianca in movimento verso Falconara centro è stata avvistata sul mare a circa 400 metri dalla riva. Una parte di quella schiuma è parzialmente spiaggiata nel quartiere Villanova mentre il battello antinquinamento (sic!) operava rumorosamente … (cosa facesse non si sa… roteava lentamente su se stesso!). Alle 12 i bagnanti hanno cominciato ad avvertire un inequivocabile olezzo di gasolio. L’ARPAM è stata avvertita nella stessa mattinata di domenica con sms e, oggi, è stata inviata la formale segnalazione a tutte le Autorità, Sindaco di Falconara compreso.

Stamattina forti esalazioni di zolfo e olezzo di uova marce sono state segnalate dai cittadini residenti in via Galilei, via Matteotti, Falconara Alta e anche nel quartiere Villanova. Probabilmente quantità “terapeutiche” di SO2 (biossido di zolfo) e H2S (Idrogeno solforato). I residenti - costretti a tenere chiuse le finestre di casa per evitare le nauseabonde inalazioni - hanno tempestato di telefonate il Comune di Falconara!

E’ tutto!

Cronaca da due soldi… pardon… da 2 cent€ verrebbe da dire! Ma comunque CRONACA DI “NORMALI” GIORNATE FALCONARESI!

CENTRALI API: INQUINAMENTO E COMPENSAZIONI 100 VOLTE INFERIORI AI COSTI SOCIALI CAUSATI

Pubblicato il 27 Giugno 2008 Nessun Commento »

LA NOSTRA SALUTE MERCIFICATA E, PER DI PIU’, PAGHIAMO DI TASCA NOSTRA!!!

I costi sociali che si determineranno con l’entrata in funzione di una delle due nuove centrali che API Nova Energia intende realizzare a Falconara (quella da 520 MWe) saranno compresi

tra 78.650.000,00 €/anno e 117.975.000,00 €/anno!

Ogni marchigiano - dal neonato all’anziano - pagherà da 52,00 a 78,00 €/anno per i costi sociali indotti dalla sola centrale API da 520 MWe!

E la “quota” a carico dei falconaresi sarà ben più pesante!

Questa nostra stima si basa sul progetto Externe-E finanziato dall’Unione Europea e sviluppato attraverso differenti linee di ricerca presso qualificati Istituti europei.

Externe-E valuta, per la prima volta in modo uniforme e omogeneo, i costi reali di produzione dell’energia elettrica che includono i costi dei danni procurati all’ambiente e alla salute dell’uomo, generalmente non contabilizzati e, per questo motivo, definiti “esternalità”:

  • danni alla salute umana causati dall’inquinamento atmosferico (malattie, ricoveri, medicinali, visite mediche, perdita di giornate di lavoro, numero di anni di vita perduti a causa delle malattie, ecc);
  • danni al territorio e alle colture a livello locale (svalutazioni immobiliari, raccolti inferiori e/o danneggiati, turismo mancato, depauperamento fauna ittica, settore pesca, ecc.);
  • danni causati dal riscaldamento globale;
  • danni specifici sui luoghi di lavoro (incidenti, malattie professionali, controlli dei lavoratori, ecc.);
  • danni all’ambiente (acqua-suolo-aria, controllo in personale e strumentazione dei danni e delle esposizioni, ecc.)

Le stime di Externe-E (costi reali a carico della spesa pubblica, sostenuta con le tasse dei cittadini) indicano che in Italia i costi esterni della produzione di energia elettrica utilizzando il gas sono di 2 - 3 cent€ per ogni kWh prodotto.

Quanto è tenuta a risarcire l’API in base al DL 239/2004? 786.500 €/anno
1/100 dei costi sociali che si abbatteranno sul territorio ed i cittadini!

Moltiplicando le cifre PER 17 ANNI DI FUNZIONAMENTO della nuova centrale elettrica il divario tra risarcimento dovuto dall’API e costi reali è SPAVENTOSO:

per Legge l’API VERSERA’ max € 5.505.500

mentre i COSTI REALI saranno min. € 1.347.050.000

Qual’è il senso di quel “risarcimento” se alla fine quel denaro non servirà neanche a riparare parzialmente i danni al territorio e le sofferenze per la perdita di salute determinata da un impianto che, se non ci fosse (o fosse sostituito con energia rinnovabile), ci risparmierebbe tormenti non richiesti?

Per le centinaia di persone che si ammaleranno, a causa dell’inquinamento, di bronchiti, di asma, di tumore, per coloro che diventeranno cardiopatici, per coloro che soffriranno per se e/o per i propri familiari, sarà consolatorio sapere dell’esistenza di quel parziale risarcimento oppure prevarrà l’angoscia di aver perso per sempre la salute (che nessuna cifra restituirà)?

Adottare scelte sbagliate comporterà costi estremamente elevati per la comunità!

La Regione Marche dica immediatamente NO alle centrali API!

il comunicato stampa completo e maggiori informazioni le puoi trovare
sul nostro sito storico nella pagina approfondimenti

RUMORE DAGLI IMPIANTI API…

Pubblicato il 21 Giugno 2008 Nessun Commento »


…CITTADINI COME “EFFETTI COLLATERALI”!

Sono due giorni (dalla mattina del 20 Giugno) che i cittadini falconaresi residenti nei quartieri di Villanova e Fiumesino sono costretti a convivere con un sibilo che dalla mattina fino al tardo pomeriggio, ininterrottamente, proviene dagli impianti della raffineria API di Falconara.

La situazione è stata segnalata telefonicamente, via fax e via mail a tutte le Autorità, all’ARPAM, al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri e alla Procura della Repubblica di Ancona.

Le informazioni fornite dall’Ufficio Ambiente del Comune di Falconara parlano di normale fermata degli impianti della centrale elettrica IGCC.

Non abbiamo dubbi che sia una normale fermata, ma sono anni (dal 2000, quando fu avviata la centrale che brucia i residui catramosi del petrolio) che ciò che è routine per qualsiasi impianto industriale a Falconara diventa un’aggressione alle condizioni di vita dei cittadini.

L’azienda API pensa ai propri affari e la salute dei cittadini ne è semplicemente un effetto collaterale!

La principale responsabilità di una situazione sempre più gravosa ricade su tutte le Autorità che nel corso degli anni hanno concesso la scellerata espansione e sovrapposizione degli impianti dell’API e su tutte le Amministrazioni che hanno taciuto o non si sono opposte efficacemente a questa aggressione.

RFI VIETA L’ACCESSO A 3 TUNNEL PER LA SPIAGGIA!

Pubblicato il 31 Maggio 2008 1Commento »
il divieto di RFI via Flaminia villanova il divieto di RFI via aspromonte


COMUNICATO STAMPA 31 Maggio 2008

RFI spa vieta il passaggio in tre tunnel per l’accesso in spiaggia:

i Comitati chiedono l’intervento del Comune a tutela di un diritto acquisito “da tempo immemorabile”!

Ha destato stupore il divieto di accesso affisso da RFI spa in tre tunnel di Falconara che bypassano l’infrastruttura ferroviaria e consentono ai cittadini l’accesso alla spiaggia.

Stupore ma anche apprensione poiché RFI spa minaccia sanzioni amministrative (da 258 e 1.549 Euro!) per chi sarà sorpreso ad usare i sottopassi!

I tre tunnel che RFI indica come opere idrauliche di sua pertinenza sono quelli di via Aspromonte e di via Mameli/via Flaminia.

La cosa che i cittadini falconaresi non comprendono è quali motivi di sicurezza siano sorti all’improvviso dopo decenni di uso pubblico dei suddetti tunnel/ opere idrauliche che, è bene ricordarlo, esistono e sono usati pubblicamente “da tempo immemorabile”, cioè da quando è stata realizzata la linea ferroviaria adriatica a fine ‘800!

I portavoce dei Comitati - Loris Calcina ed Elisa Griffoni - sottolineano che “l’uso pubblico da tempo immemorabile delle opere idrauliche/tunnel ha determinato la realizzazione anche di opere migliorative e manutentive degli stessi (pavimentazione, illuminazione, scivoli per carrozzine, scale, verniciatura stagionale, apposizione di segnaletica per i pedoni) eseguite dalle Amministrazioni comunali avvicendatesi nel corso degli anni e, riteniamo, con il benestare e/o l’accordo dell’Ente Ferrovie”.

Per questi motivi i Comitati Villanova e “25 Agosto” hanno inoltrato una nota al Sindaco e all’Assessore ai Lavori Pubblici di Falconara per sollecitarli ad “intraprendere nei confronti di RFI S.p.A. le iniziative che ritengono più idonee per far valere eventuali diritti reali acquisiti nel corso dei decenni rispetto alla situazione rappresentata e per tutelare il libero accesso alla spiaggia dei cittadini”.

Infine, qualora ai cittadini venisse elevata la specifica sanzione amministrativa da parte di RFI spa, i portavoce dei Comitati invitano i falconaresi a rivolgersi alle associazioni stesse le quali metteranno a disposizione gratuitamente il proprio servizio legale.

Il testo della nota inviata all’Amministrazione comunale di Falconara Marittima.